Il commissario per l’emergenza Covid, Generale Francesco Figliuolo, coordinerà la missione italiana che andrà a rafforzare il contingente “di terra, di cielo e di mare” Nato nei Paesi confinanti con l’Ucraina.
A svelarlo è il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè (FI).
“Il Generale Figliuolo non interverrà sul terreno, dove ci saranno i comandanti dei diversi contingenti, precisa il sottosegretario. Il suo ruolo di guida del Comando operativo di vertice interforze è logistico, metterà insieme le truppe”.
Secondo quanto riporta Il Giornale, per voce di Mulé, i militari italiani “andranno a rafforzare il contingente Nato. Per presidiare i paesi limitrofi all’area di crisi che fanno parte del Patto Atlantico”.
Nell’ambito del rafforzamento della postura di deterrenza dell’Alleanza, da lunedì verrà raddoppiato l’impegno di @ItalianAirForce in #Romania. Ulteriori 4 #Eurofighter alla Task Force Air Black Storm per attività #airpolicing a difesa spazio aereo #NATO https://t.co/Mixhpljm9K pic.twitter.com/bwbtZg7IQ2
— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) February 26, 2022
Secondo Mulè è importante “non farsi trovare impreparato di fronte ad un possibile inasprimento della crisi”. I militari italiani agli ordine del Generale Figliuolo “in nessun modo” saranno autorizzati a entrare in Ucraina.
Secondo il deputato di Forza Italia “bisogna ancora aver fiducia nella diplomazia.
Quello che accade in Ucraina riguarda un nuovo ordine mondiale. Dove la Russia vuole stringere con la Cina un'alleanza pericolosissima tra due Paesi che si ritengono isolati dall'Occidente”.
Poi parlando dei possibili rischi economici per l’Italia fa riferimento a possibili rincari. Tali rincari riguarderebbero le materie prime importate dall’Italia da Russia e Ucraina, quali gas e grano.