Poco prima dell’alba di giovedì scorso, i poliziotti delle volanti hanno arrestato una quarantacinquenne ucraina per atti persecutori.
La donna non si è mai rassegnata alla fine della relazione intrecciata con un coetaneo italiano, finita male solo dopo pochi mesi.
Già nel novembre scorso era stata sottoposta alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex fidanzato, dopo averlo ferito con un coltello ad un braccio durante una lite.
Il suo atteggiamento persecutorio non è mai cambiato, tanto che giovedì scorso si è presentata alla porta dell’uomo chiedendo insistentemente di entrare.
Al suo netto rifiuto, la donna ha perso il controllo dando in escandescenza, iniziando a urlare e colpire la porta con calci e pugni e disturbando l’intero condominio.
Anche dopo l’intervento della volante non si è arresa ma ha continuato a insistere nel voler entrare a tutti i costi, cercando di aprire l’uscio con poderose spallate.
Con fatica gli agenti sono riusciti a calmarla ed allontanarla dall’abitazione e con altrettanta fatica hanno convinto l’uomo, visibilmente spaventato, ad aprire la porta.
Ai poliziotti ha raccontato delle continue vessazioni perpetrate ormai da mesi dalla ex, tali da obbligarlo a cambiare abitudini e stile di vita.
Ieri mattina è stato convalidato l’arresto della 45enne.