Con l’ordinanza sindacale numero 5 il Comune di Bonassola ha disposto la chiusura della pista ciclabile che la unisce a Levanto
La misura si inquadra nell’ulteriore inasprimento delle libertà di movimento contro la diffusione dell’infezione da covid 19 previste dall’apposita ordinanza Governativa. Tale limitazione putroppo sta creando non pochi problemi ai residenti infatti tale via di comunicazione permetteva di poter usufrire di numerosi servizi di pubblica utilità basti pensare l’ospedale di Levanto o altri servizi di vitale importanza. Tra i due comuni esiste una integrazione di servizi e di fatto la pista in questione rappresenta di fatto una via di comunicazione principale. Tra l’altro i mezzi di soccorso che sono autorizzati a passare dovranno per forza fermarsi e tagliare fisicamente i sigilli apposti. Inoltre molte persone sia da Levanto che da Bonassola usano tale via di comunicazione per recarsi al lavoro cosa non vietata dalle norme. Inoltre la via permetteva, in questo caso ai residenti di Bonassola, di recarsi a Levanto per reperire prodotti non presenti nel loro comune. Qualcuno potra obiettare che esiste una strada carrabile che unisce i due paesi, certamente , ma non tutte le famiglie dispongono di un auto, che tra l’altro di questi tempi è da usare con moderazione. Altro grave problema è che i treni a causa dell’emergenza sono stati limitati e tra i due paesi esiste solo un treno ogni tre ore. In molti chiedono a gran voce di voler rivedere tale divieto magari permettendo il transito alle sole biciclette , magari in determinate fasce orarie, inibendolo l’accesso ai pedoni. In molti chiedono la mediazione per risolvere il problema del prefetto della Spezia Garufi. I cittadini in questi momenti stanno già sotto pressione speriamo che prevalga il buon senso.