Dopo due anni di duro lavoro il genovese classe 1997 il 5 ottobre è partito per la MINI TRANSAT, la mitica regata oceanica in solitario, più di 4000 miglia dalla Francia ai Caraibi.
Nonostante l’urto con un oggetto galleggiante in mare aperto mentre
navigava a tutta velocità, Matteo ha appena concluso la prima tappa à Las Palmas in settima posizione tra i Mini 650 Prototipi.
Questo primo step si è rivelato molto complicato. Le barche in gara, 82 in totale alla partenza,hanno affrontato due fronti meteorologici impegnativi nel golfo di Biscaglia e lungo le coste portoghesi con onde di 4 metri e vento a 30 nodi. Ecco il racconto del giovane velista genovese:“È stata molto dura, sia strategicamente che psicologicamente. Nel golfo di Biscaglia il meteo è
stato davvero impegnativo, lungo le coste del Finisterre è stato un po’ più leggero, ma sempre difficile.
Sono rimasto sveglio e bagnato per 3 giorni di fila per non farmi cogliere alla sprovvista da raffiche improvvise di vento. Dopo i due fronti è iniziata la corsa vera e propria e ho spinto al massimo.
Poi una notte, verso le 5 del mattino, purtroppo ho urtato un oggetto galleggiante con il timone che fortunatamente è dotato di un sistema a sgancio rapido. Questa tecnologia mi ha permesso di ,salvarmi, ma ha mandato la barca fuori controllo. Ho rischiato di spezzare l’albero e per salvare la
situazione ho perso lo spinnaker medio, una delle vele più importanti, tagliando la cima che lo teneva e riuscendo così a raddrizzare la barca.
Dopo l’incidente ho vissuto momenti difficilissimi, ma ho reagito bene e ho gareggiato al massimo con un’altra vela, lo spi maxi. Nonostante l’imprevisto ho fatto una buona gara. Non sono nei top five ma punto a migliorare nella seconda tappa, anche se non so ancora se il comitato di
gara mi permetterà di montare un altro spinnaker o se sarò penalizzato e dovrò affontare l’oceano con una vela in meno rispetto agli altri concorrenti”.
La Mini Transat è una regata transoceanica in solitario senza assistenza e senza possibilità di comunicare con l’esterno, che parte da La Rochelle, in Francia e arriva a Martinica, Caraibi,attraverso l’Oceano Atlantico.