“Bene l’ok del Senato al Decreto Genova. Un punto fermo è stato messo, non è il miglior punto di partenza possibile e poteva essere fatto in modo più veloce, ma finalmente c’è ed è già qualcosa. Almeno si può partire con l’individuazione di chi eseguirà materialmente il ponte, perché a Genova e in Liguria la priorità è rimuovere il blocco della mobilità di uomini e merci, innanzitutto per il porto”.
Lo ha dichiarato oggi Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, dopo l’approvazione, anche del Senato, del decreto sulle urgenze, il cosiddetto Decreto Genova, che vale complessivamente un miliardo di euro per la nostra città.
“Sono sincero – ha tuttavia aggiunto Maestripieri – speravo in maggiori fondi per le imprese, non solo della zona rossa e di quella circostante, ma anche per quelle portuali e per quelle di tutta la regione che subiscono un aggravio dei costi dei trasporti e la riduzione della capacità competitiva.
Tutto quello che è stato aggiunto rispetto alla stesura originaria del decreto è frutto del pressing del sindaco Marco Bucci e dell’unità d’azione tra sindacato, associazioni di categoria e Camera di Commercio.
La cassa in deroga c’è. Convinceremo chi di dovere ad allargare l’area di applicazione, sperando che i fondi possano bastare.
Vigileremo che, come dice il ministro, il decreto venga integrato dai fondi della manovra di bilancio che attendiamo, così come attendiamo, ora, che i commissari per l’emergenza e per la ricostruzione ci convochino quanto prima”.