IMPERIA. 18 mag. “Fili e legni verso il Giappone. Le arti incontrano Ligustro” è il titolo della mostra che la Galleria Rondò ha dedicato a “Ligustro”, nell’ambito delle iniziative volute dal Comune di Imperia per ricordare il famoso concittadino l’artista internazionale Giovanni Berio.
“Abbiamo utilizzato il ricamo come mezzo insolito- spiegano gli organizzatori dell’associazione Magia di Punti- fuori dagli schemi per divulgare la cultura e per diffondere e condividere le arti manuali millenarie, che si sviluppano valicando le frontiere del tempo e dello spazio.
Chi ha visitato la mostra ha potuto vedere con i propri occhi come partendo dalle creazioni di un grande artista come Ligustro si possa dar vita a manufatti unici, alimentando la passione per il ricamo e per tutte le altre arti”.
Oltre a questa bella mostra tante altre iniziative si sono sviluppate in nome di Ligustro in vari luoghi nel comune di Imperia che hanno offerto agli amanti dell’arte una settimana ricca di appuntamenti in grado di coinvolgere ed emozionare tutto il pubblico.
A sei anni dalla sua scomparsa la Città di Imperia ha deciso di organizzare questa serie di eventi per ricordare degnamente la figura dell’illustre e grande artista (e proprio concittadino) Giovanni Berio, in arte Ligustro.
A presentare gli eventi è stata l’ Assessore alla Cultura, Musei, Pari Opportunità ed Università, presso il Comune di Imperia Marcella Roggero: “Con diverse iniziative – ci ha spiegato la Roggero- abbiamo cercato di valorizzare le opere di Ligustro. Oltre alla mostra Fili e legni verso il Giappone abbiamo proposto appuntamenti per rendere omaggio al famoso artista imperiese che con le sue opere ha divulgato e insegnato l’arte dell’ incisione, creando una vera e propria scuola, che ha permesso di far conoscere l’Italia e il territorio ligure nel mondo, rafforzando i legami tra Italia e Giappone.
Grande successo hanno riscosso anche l’ incontro presso la Sala Convegni della Biblioteca, i laboratori ludico-didattici per bambini ed adulti presso Villa Faravelli e nella Biblioteca civica letture di fiabe giapponesi”.
Molto pubblico anche per la mostra “Quando il Parasio incontrò Ligustro: arte, amicizia e magia d’Oriente”, con esposizione di opere del Maestro a Palazzo Guarneri.
“Con l’attenuarsi della stretta della pandemia- conclude la Roggero- abbiamo potuto riprendere a programmare eventi culturali con ampio pubblico, molti dei quali erano stati bloccati proprio dall’arrivo del Covid.
Da tempo avevamo intenzione di rendere il giusto omaggio al Maestro Ligustro, vero orgoglio della nostra città, e abbiamo quindi accolto prontamente e con entusiasmo la proposta dell’associazione Magie di Punti, che ringraziamo per la collaborazione.
E’ stata una settimana ricca di appuntamenti, che ha saputo coinvolgere tante persone diverse, dai grandi ai bambini.
Il tutto inserito in un periodo primaverile che rappresenta una autentica rinascita per gli spazi culturali della nostra città”.
La fama di Ligustro di anno in anno continua ad aumentare: “Ligustro è attualmente considerato -ci spiega il noto editor e collezionista Armando D’Amaro- il più grande incisore europeo di xilografie policrome secondo la tecnica giapponese. Le sue opere sono un tripudio di colori. La sua capacità più grande fu quella di sapere trasmettere, con serenità e saggezza una cultura antica così lontana da noi. E’ riuscito davvero a trovare un equilibrio ideale tra Oriente ed Occidente. Il maestro era in grado di realizzare stampe con una gamma infinita di colori. Realizzava pochissime tirature delle sue opere, spesso solo quattro, che non vendeva, ma teneva per sé ed i suoi figli, disinteressandosi al denaro.
“Del resto- concluse il Maestro quando lo incontrammo, un po’ prima di commiatarci- a quale prezzo dovrebbero essere vendute le mie opere tenuto conto dei mesi di lavori che ognuna richiede. I temi che più mi interessano sono la luce, la vita, la felicità, l’amicizia, la famiglia e la sua armonia, l’educazione e la cultura, la natura e la bellezza femminile”.
CLAUDIO ALMANZI