“Uovo fritto”, con questo nomignolo i pescatori inglesi e tedeschi chiamano una particolare medusa, che davvero guardandola dall’alto, sembra un tuorlo d’uovo; ma a parte l’umorismo, il suo vero nome è Cassiopea Cotylorhiza tuberculata.
La sua ombrella, cioè la parte sommitale della medusa a cui sono attaccati i tentacoli, grazie a questa sua forma tondeggiante e suo colore arancione rende questi ondeggianti esemplari un po’ più “simpatici”.
Le dimensioni della Cassiopea raramente superano i 25 cm di diametro, ma nella media sono più piccole. In primavera ed in estate questi animaletti non orticanti si incontrano solitamente mentre vagano sulla superficie del mare spinte dalle pulsazioni ritmiche dell’ombrella.
A differenza di altre meduse, però la Cassiopea non è affatto pericolosa per l’uomo, si nutre di microrganismi planctonici, svolge un compito importante, visto che i suoi tentacoli permettono a tanti piccoli pesci di annidarsi, trovare riparo e crescere, come avviene nel caso degli sgombri.
Le segnalazioni di questi molluschi delle ultime estati sono state frequenti. È impossibile non riconoscere una Cassiopea Mediterranea. Le dimensioni sono infatti maggiori rispetto ad altre meduse, per non parlare dei colori, a dir poco sgargianti, in particolare il giallo e arancione intenso.
Si è detto in precedenza che non è urticante, ma comunque bisogna prestare attenzione a maneggiarle. In caso di contatto con i tentacoli, infatti, è possibile avvertire un leggero prurito. Però il fastidio scompare nel giro di breve tempo, diversamente da altre meduse molto più pericolose.
La speranza è che le campagne di sensibilizzazione e il maggior numero di informazioni sulla specie facciano la differenza per la sua sopravvivenza. Antonio Bovetti