Sindacato Penitenziaria Sappe Liguria: situazione ridicola quanto inaudita
“Ridicolo quanto inaudito – commenta il SAPPe della Liguria – l’ordine diramato dal ministero che impedisce al poliziotto penitenziario, privo del green pass, di poter accedere ai locali mensa interna”.
“Ormai non sappiamo più se ridere o piangere se siamo tra il serio o il faceto – continua esterrefatto il segretario regionale Lorenzo – Di fatto sta che le mense della Liguria il Poliziotto Penitenziario, privo di green pass, vive l’assurdo costretto a mangiare il suo pasto obbligatorio di servizio, in locali improvvisati o all’aperto tra i mezzi di servizio, come documentano le immagini.
La problematica è ormai diventata di cronaca nazionale. Tutto parte dal decreto legge 105/21 che per la Polizia Penitenziaria è stata tradotto esclusivamente, nel divieto per i non possessori del green pass, a recarsi nella mensa per consumare il pasto.
Negli istituti liguri i poliziotti non vaccinati si contano sulle dita di una mano. Succede in istituti come Imperia, dove due colleghi dopo aver effettuato, insieme, le loro sei ore di servizio, si recano a consumare il pasto nel locale mensa. Arrivati sulla porta si devono separare uno va a pranzare in mensa, l’altro privo di green pass con rammarico e frustrazione si reca nella sala TV con il suo vassoio vivendo da solo ed emarginato il suo momento conviviale.
A termine del pasto i due colleghi si ricongiungono per ritornare, insieme, al loro posto medesimo posto di servizio.”
“Lo stesso – denuncia il Sappe della Liguria – accade a La Spezia dove il collega senza il green pass si deve isolare nella sala conferenza adibita a luogo di punizione per la consumazione del pasto con elementare assurdità”.
“Nel carcere di Sanremo, invece, è stato individuato il ‘luogo degli emarginati’ tra gli automezzi, dove da un parcheggio è stato ricavata la zona mensa, modello sagra di paese, approntata con un tavolo e sedie proprio di fronte al locale refettorio dove tutti i restanti colleghi sono autorizzati ad accedere.
Genova Marassi invece il poliziotto ‘no Green pass’, deve prendere il vassoio e percorrere non poca strada prima di giungere nell’area attrezzata modello picnic per consumare quel pasto che di caldo non ha più nulla, non sappiamo in caso di maltempo dove si potrà consumare il pasto.”
Chiavari e Pontedecimo il problema non sussiste non essendoci, al momento, nessuno privo del green pass.
Quindi per il SAPPe della Liguria tutto questo è paradossale: “la Polizia Penitenziaria della Liguria può svolgere servizio nello stesso automezzo, condividere l’ufficio, l’alloggio, ma non può entrare in mensa senza il green pass. La mensa obbligatoria di servizio è un diritto – continua Lorenzo – pensate veramente che l’unico momento di profilassi sia dettato dai quei 30 minuti di consumazione pasto piuttosto che dalle 8 o più ore di servizio insieme? Non sarebbe più logico continuare con le misure anti-contagio adottate durante la pandemia? Partendo dal presupposto che non sono adottate misure anti-contagio, negli alloggi, luoghi e mezzi di servizio (trasporto detenuti ecc). Allora – conclude il SAPPe Liguria – qual è l’arcano progetto atto a delegittimare ulteriormente la Polizia Penitenziaria osservando che per i detenuti non sono state adottate misure restrittive anti-contagio?”