La Canottieri Santo Stefano al Mare, da 34 anni, è abituata a coniugare risultati di eccellenza, come ad esempio titoli mondiali di Coastal Rowing, convocazioni in Nazionale per partecipazioni a Mondiali ed Europei, Coppe del Mondo, con la promozione dell’attività di base.
Dalla fondazione avvenuta nel 1988 per mano di Federico Ramella, ricordato ogni anno ai Campionati Regionali con una coppa abbinata al singolo Senior, e Giovanni Muratorio, la strada percorsa è davvero lunga. La dimensione famigliare è anche un segreto della forza. L’allenatore Andrea Ramella è il motore, ben supportato dal cognato Fulvio Garibaldi (presidente della Canottieri) e dalla sorella Claudia Ramella.
Garibaldi e Ramella: è anche forza in acqua espressa dai fratelli Francesco e Federico Garibaldi, pluricampioni mondiali costieri, dall’azzurra Alice Ramella che è da esempio anche per la sorella Arianna. Pensate se a Marina degli Aregai, meta di un secondo approfondimento FIC Liguria, la Canottieri Santo Stefano al Mare potesse usufruire di più ampi e sicuramente meritati spazi…
“La difficoltà aguzza l’ingegno e questo caso può essere il nostro – afferma Andrea Ramella – E’ l’unico modo per poter fare Canottaggio. Ci siamo però adattati, abbiamo studiato un nostro metodo e ora possiamo dire di aver ottenuto grandi successi. Pure nel livello di partecipazione a queste attività, con tutti i ragazzi dal paese e dai paesi limitrofi.
E’ vero che nel periodo post-Covid abbiamo avuto una drastica riduzione degli Atleti ma nonostante questo abbiamo avuto comunque una ragazza che ha partecipato ai test Nazionali, diversi successi nel Coastal Rowing, anche Mondiali, e andiamo avanti così”.
Ramella ricorda i fondatori. “Loro sono stati gli ideatori, Giovanni Muratorio e Federico Ramella, che è stato mio papà, entrambi sono deceduti però ci han dato lo stimolo per andare avanti e poi, vista anche la partecipazione di tanti giovani, di tanti ragazzi, visti i risultati, le evidenti difficoltà logistiche, grazie anche al supporto del Comune e della Marina che ci ospita, noi le abbiamo superate e supereremo il momento post Covid.
Adesso vediamo nella stagione prossima, abbiamo già delle “invenzioni” poter ampliare la base, e senza di quella, che è fondamentale, una società non può andare avanti”
Prima i nipoti, Francesco e Federico, poi le figlie Alice e Arianna. Un rapporto speciale, zio-nipoti e papà-figlie. “In alcuni casi è un rapporto di amore-odio, nel senso che a volte può risultare un po’ pesante! Siamo però riusciti a gestire bene la cosa in entrambi i casi, sia con i miei nipoti che con le mie figlie. Spero si continui ad andare avanti così, anche con altri ragazzi al di fuori della famiglia, perché comunque è necessario che la gente venga e provi a fare del Canottaggio di un certo livello”. La sfida principale.
“Aumentare il numero di partecipanti all’attività, quindi dei giovani atleti, e poi di continuare ad avere un’attività anche di alto livello e soprattutto di aumentare la partecipazione, anche l’attività agonistica”.
Da Andrea a Claudia Ramella. “La passione di mio fratello muove tutta la società, è il perno su cui si basa tutto, perché se non ci fosse lui non avremmo tutti questi risultati. Abbiamo delle condizioni poco agevoli per i ragazzi ma ce la caviamo lo stesso, anche perché lui c’è sempre, ed è una passione che gli ha tramandato mio padre quando ha fondato la società nel 1988 insieme a Giovanni Muratorio”.
A riassumere le emozioni e gli ingredienti necessari per raggiungere il successo, è Federico Garibaldi. “Noi non abbiamo un parco barche al coperto e la nostra sede, in pratica, è rappresentata dalla palestra.
La nostra esperienza insegna che non servono grossi mezzi per fare grandi risultati, quello che conta è la volontà insieme allo spirito giusto”. Dai fratelli Garibaldi alle sorelle Ramella “Adesso le nostre cugine stanno andando veramente forte, Alice è attualmente in raduno per i Mondiali Under23 Pesi Leggeri, è una delle prime 3 della Nazionale, quindi un ottimo risultato, e Arianna, diciamo che è ai suoi primi passi in un Canottaggio un po’ più da grandi, nella categoria Ragazzi, però è ancora molto giovane e si deve divertire per il momento, poi i risultati pian piano si vedono”.
Vincere col proprio fratello è qualcosa che è un valore aggiunto. “Quando comunque condividi emozioni così forti col tuo proprio fratello non è lo stesso che avere un compagno esterno. Le emozioni raddoppiano e anche in famiglia, insomma, è sicuramente un valore aggiunto”.