Buone notizie sul fronte economico in Liguria arrivano da un report di Unioncamere. In Liguria dopo 5 anni consecutivi in cui il numero di imprese che chiudevano era più alto delle aperture, le nuove attività avviate hanno superato le cessazioni (9.134 rispetto a 8.965).
“Un saldo positivo – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi – che premia le politiche di sviluppo messe in campo in questi anni come Regione a favore delle aziende, dall’azzeramento dell’Irpef per le nuove imprese, ai bandi per l’artigianato e le botteghe dell’entroterra, al finanziamento di Artigiancassa per il sostegno al credito, ai bandi per l’efficienza energetica nei piccoli Comuni e i numerosi progetti e risorse per milioni di euro intercettati attraverso la cooperazione transfrontaliera. Un grande lavoro di squadra per un obiettivo comune: il futuro e la crescita della nostra amata Liguria”.
I dati di Unioncamere sulla situazione evidenziano anche come le domande di iscrizione nel 2017 siano state 86 in meno rispetto al 2016, ma le richieste di cancellazione sono state 981 in meno.
A fine 2017 le imprese sono arrivate a uno stock complessivo di 162.949 unità (+0,22%). Fra le province è La Spezia a crescere di più con 1.356 iscrizioni a fronte di 1.171 cessazioni.
Seguono Imperia con 1.467 aperture e 1.416 chiusure e Genova con 4.542 iscrizioni e 4.497 cessazioni.
Savona è ancora negativa con una perdita di 112 attività: 1.769 aperture contro 1.881 chiusure.
Per quanto riguarda i fallimenti sono 211 in calo del 14,2% rispetto al 2016.