Una settantina di persone del “Fronte comune ligure” stamane hanno protestato e urlato davanti all’ingresso della sede dell’Assemblea legislativa della Liguria chiedendo le dimissioni del governatore Giovanni Toti.
In apertura di seduta il capogruppo del M5S ha presentato la mozione di sfiducia nei confronti di Toti, che tuttavia è stata depositata soltanto stamane dopo l’intervento dell’esponente pentastellato e quindi sarà eventualmente discussa “fra i tre e i non oltre dieci giorni da oggi” e dopo una riunione dell’ufficio di presidenza integrato, coordinato dal presidente dell’Assemblea Gianmarco Medusei.
Pertanto, oggi il documento non è stato inserito all’ordine del giorno e probabilmente verrà discusso il prossimo consiglio regionale.
Il capogruppo del Pd Luca Garibaldi ha preso la parola dopo il collega pentastellato dichiarando di sostenere la mozione di sfiducia.
Tensioni in aula. Alcuni sugli spalti riservati al pubblico, formato anche da diverse persone con indosso la T-shirt con il logo di Linea Condivisa, hanno urlato contro la giunta regionale e si sono alzati in piedi interrompendo i lavori.
Il presidente Medusei ha quindi sospeso la seduta a dieci minuti dall’inizio dei lavori, che poi sono ripresi dopo circa mezz’ora.
“Non è possibile – ha dichiarato il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino – che con un presidente della giunta agli arresti domiciliari si possa andare avanti. Occorre sciogliere il consiglio regionale e tornare subito alle elezioni”.
“Noi siamo stati votati dai liguri – ha spiegato la consigliera regionale Lilli Lauro (Lista Toti) – e quindi dobbiamo andare avanti con grande responsabilità. Chi non è d’accordo si dimetta pure. A partire dai colleghi della minoranza”.