“Oggi abbiamo sospeso il Consiglio regionale per ricevere una delegazione di rappresentanti della Piaggio Aerospace. La presenza di diversi amministratori pubblici del territorio, in primis il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, è un segnale forte di quanto questa vicenda tocchi un tasto dolente, ma di quanto altrettanto forte sia la voglia di risolvere al meglio la questione. Le istituzioni e il Governo devono farsi parte attiva nella vicenda e sciogliere i nodi di una vertenza che rischia di mettere in ginocchio la vita di oltre mille famiglie, oltre a quelle coinvolte dell’indotto”.
Lo ha dichiarato il capogruppo regionale Angelo Vaccarezza (FI).
“Regione Liguria – ha aggiunto Vaccarezza – ha quindi predisposto un ordine del giorno condiviso all’unanimità da tutti i gruppi consiliari, che impegna la Giunta a ‘manifestare durante il primo incontro utile presso il Mise, con rappresentanti politici del governo, della dirigenza dell’azienda e delle organizzazioni sindacali, la necessità di salvaguardare l’occupazione e le professionalità dei lavoratori di Piaggio Aerospace e del relativo indotto, quali ad esempio, i lavoratori impiegati nell’azienda Laerh, nei siti produttivi in Regione Liguria’.
Il documento chiede anche ‘di intervenire su tutti gli attori coinvolti perché si concluda rapidamente l’iter di approvazione dello schema di decreto ministeriale affinché si possa attivare la commessa dei droni del progetto P.2HH che, ad oggi, appare essere l’opportunità di sviluppo e prospettiva occupazionale per Piaggio Aerospace, e relativo indotto, più realistica’.
Inoltre, ho personalmente chiesto e ottenuto, nonostante l’inutile tentativo di ostruzionismo ad opera della consigliera dei 5 stelle Alice Salvatore, che martedì 13 novembre il Consiglio regionale venga rinviato per permettere ai consiglieri di recarsi a Roma per sostenere i lavoratori dell’azienda che assisteranno all’incontro al ministero dello Sviluppo economico.
La nostra terra, ha già pagato con la delocalizzazione un prezzo alto, è ora di dire basta. Questa non è una battaglia di partito, è una battaglia che vede tutte le forze politiche unite e compatte per la salvaguardia economica del territorio, per chi lo vive, per chi qui ha scelto di avere un futuro.
Le famiglie coinvolte sono le nostre famiglie: non possiamo ne dobbiamo permettere che i loro progetti e le loro speranze vadano in fumo”.