Questa mattina all’Istituto IRCCS Lazzaro Spallanzani di Roma sono stati presentati i risultati della Fase 1 della sperimentazione del vaccino italiano anti-Covid ReiThera GRAd-CoV2.
«Credo a buon diritto – ha esordito il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli durante l’incontro allo Spallanzani – si possano definire certamente importanti i risultati che sono stati ottenuti durante lo studio della fase 1 del vaccino che è stato sviluppato attraverso una collaborazione che ha visto coinvolte sia Istituzioni del paese come il ministero della Ricerca dell’università piuttosto che quello della Salute, la Regione Lazio, il Cnr e l’Istituto Spallanzani e la company Reithera e credo che debba essere salutato con particolare piacere perché dimostra la capacità che la nostra nazione ha di cimentarsi anche negli orizzonti sfidanti più impegnativi come e quella dello sviluppo e della validazione di un vaccino.
A monte si potrebbe chiedere il perché un vaccino visto che ce ne sono già tanti in sviluppo. Perché ogni volta in medicina un’arma terapeutica disponibile in più è assolutamente importante, perché è uno strumento che serve per offrire la possibilità di creare un’immunizzazione diffusa che evidentemente è l’unica strada ed è l’unico modo per uscire dalla situazione pandemica. Il messaggio è a tutto il mondo e dimostra come l’italia sia in grado in maniera assolutamente competitiva di giocarsi partite importanti proprio su quella che è la capacità di generare tecnologia biomedica sofisticata e quanto è venuto a realizzarsi può a buon diritto anche rappresentare una sorta di modello prototipale che resterà poi a documentazione di quanto il paese in grado di garantire alle persone che vi abitano in termini di capacità, di creare massa critica sofisticata per quella che è la ricerca biomedica.»
«Il vaccino GRAd-COV2 della biotech ReiThera di Castel Romano – spiega la presidente dell’azienda Antonella Folgore – come quello di Oxford ed altri, utilizza la tecnologia del vettore virale non replicativo.
In pratica viene «utilizzato un virus innocuo per l’uomo, che nel caso è il virus del raffreddore sperimentato su un gorilla, che viene reso incapace di replicarsi ed al cui interno viene inserito il codice genetico della proteina Spike del Sars-CoV-2. L’obiettivo è sostanzialmente lo stesso per tutte le altre piattaforme vaccinali ed è quello di generare una risposta del sistema immunitario, che agisce come una chiave sui recettori delle cellule umane, consentendo al virus di penetrare e di replicarsi al loro interno.»
«Nell’officina di produzione – ha aggiunto Antonella Folgore – potremmo mirare ad una produzione di circa 100 milioni di dosi di vaccino per anno con un processo produttivo è scalabile ed economico.»
«Il vaccino è stabile ad una temperatura tra 2 e 8 gradi – conclude Antonella Folgore e crearlo abbiamo messo in campo tutte le nostre risorse, le nostre capacità a partire dalla febbraio dell’anno scorso”».
I primi risultati della Fase 1 del vaccino GRAd-CoV2 prodotto da ReiThera sono incoraggianti.
Dopo 28 giorni dalla vaccinazione oltre il 94% dei soggetti scelti su base volontaria, nella fascia d’età 18-55 anni, e vaccinati con una sola dose ha prodotto anticorpi, ed oltre il 90% ha sviluppato anticorpi con potere neutralizzante nei confronti del virus. Inoltre non ci sono state reazioni avverse se non un po’ di infiammazione sul sito di iniezione, e in qualche caso stanchezza, mal di testa, qualche linea di febbre.
«Abbiamo arruolato 100 persone e 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutti sono arrivati alla fine per la valutazione di sicurezza. Ha detto durante la presentazione della fase 1 del Vaccino GRAd-CoV2 il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito. Il vaccino non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalla vaccinazioni, un risultato migliore rispetto a Moderna e Pfizer che hanno avuto effetti indesiderati. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante ed il vaccino è ad una sola dose».
«Il 92,5% dei vaccinati – ha spiegato il direttore scientifico dello Spallanzani Ippolito – ha sviluppato anticorpi rilevabili. Comparando i dati di questo studio con Moderna e Pfizer siamo in linea e ci aspettiamo la capacita del vaccino di prevenire la malattia sostanzialmente come gli altri vaccini. Il protocollo lo sottometteremo alle agenzie regolatorie in tempi brevi e ipotesi è di chiudere fase 3 entro l’estate».
«Proviamo a raggiungere una qualche indipendenza anche nella dotazione dei vaccini”, ha detto il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri. Il Governo ha destinato risorse sufficienti a finanziare lo sviluppo successivo della sperimentazione di ReiThera ed ora tramite una società pubblica, entrerà in ReiThera anche con una operazione di equity, e i contratti di sviluppo serviranno a finanziare la ricerca e una stabilizzazione incrementale della produzione».
«Sono incoraggianti i primi risultati del vaccino sviluppato da ReiThera e sperimentato all’Istituto Spallanzani. Se si confermeranno i dati ottenuti finora avremo nei prossimi mesi un vaccino efficace e sicuro con una sola dose invece che con due dosi. Sarà prodotto interamente nel nostro Paese. È importante continuare ad investire sulla ricerca italiana e sulle sue eccellenze scientifiche». Queste le parole del Ministro della Salute, Roberto Speranza.