Per i dieci anni di attività, il Consorzio Una Montagna di Accoglienza nel Parco lancia una serie di eventi per conoscere le attività dei soci.
“Circa un centinaio cdi eventi – hanno spiegato i responsabili del Consorzio – che dalla Val d’Aveto alla Val Graveglia, passando per la Valle Sturla, mantengono vitale il nostro territorio, offrendo l’ospitalità delle strutture ricettive, il gusto della buona tavola, i profumi dei prodotti locali, l’originalità delle produzioni artigianali a cui si affiancano i tanti servizi turistici, dalle escursioni guidate alle attività sportive.
Con un lavoro continuo di aggregazione di idee e stimoli nuovi per rilanciare il turismo nelle Valli del Parco dell’Aveto, il consolidamento della rete di collaborazioni con gli operatori economici e le amministrazioni locali, la partecipazione ai tavoli regionali dove si discutono le strategie di sviluppo territoriale dell’entroterra, il Consorzio è riuscito a riaffermare l’identità territoriale e a promuoverla oltre i confini del nostro comprensorio, anche con forme di turismo esperienziale che portano a toccare con mano la vita rurale con il suo patrimonio di valori.
S’inizia dunque un viaggio a tappe che, passo dopo passo, ci farà scoprire le antiche tradizioni che ancora orgogliosamente sopravvivono, incontrando la gente del luogo, ascoltando le loro storie e osservando la passione che quotidianamente mettono nel loro lavoro.
Il primo appuntamento è domenica 10 novembre: insieme a EnjoyGenova vi portiamo in Val Graveglia per scoprire lavorazioni artigianali uniche e sapori della cucina locale, assistendo da vicino alla preparazione di testetti e testaieu: un piccolo affresco della cultura contadina che ancora è viva in questi luoghi. Ma segnate già anche gli appuntamenti di dicembre, domenica 1 a Santo Stefano d’Aveto e il fine settimana del Nocciola Day, da sabato 7 a domenica 8, che ci porterà da Mezzanego a Chiavari con un programma davvero intenso.
Il nostro primo viaggio dunque inizia dalla terra e arriva alla tavola: visitiamo l’ultimo produttore di testetti ancora in attività nella valle, che con l’argilla locale realizza le semplici forme in terracotta in cui vengono cotti i testaieu, il piatto tradizionale locale.
Raggiungiamo quindi l’antico ponte in pietra di Nascio, che oltrepassa la forra scavata dal rio Novelli e qui, arroccato in cima alla valle, troviamo Cassagna, un tempo villaggio di minatori e vero gioiello di architettura rurale tra i meglio conservati dell’intero comprensorio del Parco dell’Aveto. Passeggiando lungo i viottoli, sotto gli archi e attraverso i passaggi interni tra le case, si respira un’aria antica; il tempo si ferma, trattenuto dalla forza della pietra di cui sono fatte le case e i tetti in ardesia.
A fine mattinata ci aspettano ad Arzeno, all’agriturismo Villa Rosa per una dimostrazione pratica della preparazione dei testaieu, secondo le antiche modalità di cottura nei testetti incandescenti impilati. E poi tutti a tavola, per assaggiare i famosi testaieu al pesto ma anche i deliziosi ravioli”.