Seviziata, stuprata, uccisa e gettata in una foiba dai partigiani comunisti titini.
Alla giovane studentessa italiana, la cui tragedia è stata narrata anche dal film “Red Land” Rosso d’Istria, il Comune di Genova ha intitolato una targa sul Belvedere Gerolamo da Passano a Oregina, inaugurata il 10 febbraio scorso, Giorno del Ricordo, che è stata vandalizzata da ignoti.
“Sono i soliti delinquenti e vigliacchi – ha dichiarato stamane l’ex presidente del consiglio regionale Gianni Plinio (CasaPound) – che vanno identificati e sanzionati con particolare severità.
Vandalizzare la targa dedicata a una ragazza violentata e infoibata dai partigiani comunisti offende i sentimenti della stragrande maggioranza dei cittadini italiani e dimostra che ci sono ancora degli squallidi nostalgici della guerra civile.
Voglio sperare in una condanna unanime di questo atto vigliacco anche da parte del Pd e del centrosinistra”.
“C’è chi ancora non ha coscienza, dignità e rispetto – ha aggiunto la capogruppo comunale Lorella Fontana (Lega) – mi vergogno per chi ha compiuto questo gesto che non è fine a se stesso, ma ha la capacità e la forza di distruggere e dividere, di cancellare gli orrori della storia a seconda del proprio piacimento.
Vergognosi e meschini perché negano ancora l’esistenza dell’orrore delle foibe.
So perfettamente che nella zona ci sono telecamere e chiunque sia stato dovrà rispondere per quanto commesso.
Mi auguro che tutte le forze politiche, anche se non possono e non devono esistere colori politici di fronte al dolore e all’orrore, dimostrino di essere all’altezza di ricoprire anche un ruolo istituzionale denunciando tutte insieme questo grave atto.
Appena sarà possibile, la targa verrà ripulita per senso di dovere e giustizia: a Tursi chiederò direttamente il ripristino nel minor tempo possibile.
Mi batterò perché non accadano più certe cose. La storia ha un modo solo per raccontarsi, attraverso la verità, e così deve essere.
Combatterò ogni tipo di violenza, sperando di non essere la sola”.