Vanni Leopardi, nipote del poeta Giacomo, è morto all’età di 77 anni. Era malato da tempo. E’ considerato il decano di Casa Leopardi, sempre molto attivo nel promuovere la figura e l’opera di Giacomo in Italia e nel resto del mondo. I funerali si celebreranno mercoledì a Recanati, città natale del poeta.
A settembre 2019 aveva partecipato all’inaugurazione dell’Orto dell’Infinito alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lascia la figlia Olimpia, con i tre nipoti e il fratello Giacomo, detto Mimmo. La moglie era morta molti anni fa. I funerali si svolgono mercoledì alle 16 nella chiesa di Montemorello. Casa Leopardi, in una nota ha lo ha così ricordato:
«Uomo di arte e di cultura, grande viaggiatore, amante della natura, Vanni Leopardi ha dedicato la sua vita alla salvaguardia del patrimonio leopardiano e alla tutela morale dell’anima grande del poeta recanatese. Laureato in Scienze Politiche, scelse l’agricoltura per passione, dando continuità alla tradizione di famiglia e cercando, nella produzione di vino, cereali e olio, di rispettare gli equilibri della natura, il benessere degli animali, immaginando un ciclo virtuoso tra produttività, modernità e bellezza del paesaggio.
Per tutta la vita ha cercato di coniugare il progresso tecnologico e la modernità, alle istanze di una vita connessa ai ritmi veri della natura; memore della ‘lezione’ del suo più grande avo, alla ricerca di una civilizzazione che non alieni gli esseri umani e che permetta loro “…in social catena” una mutua assistenza alla ricerca della felicità. Proprio quella felicità tanto desiderata dall’antenato Giacomo è stata, per Vanni Leopardi, l’obiettivo ultimo di una ricerca lunga tutta la sua vita: una ‘Accademia per la ricerca della Felicità’, negli stessi luoghi dell’avita dimora dove scelse di abitare.» ABov