Dopo l’approccio “soft” rispetto a Trieste e la focaccia portata l’altro giorno da alcuni poliziotti ai manifestanti pacifici che nel Porto di Genova da 7 giorni protestano contro l’obbligo del Green pass per i lavoratori, all’alba di oggi gli agenti della questura genovese hanno sgomberato il presidio di portuali e semplici cittadini al varco Etiopia.
L’operazione della Polizia è avvenuta in modo pacifico, senza uso di cariche, lacrimogeni e idranti.
Tuttavia, c’è stato un momento di tensione quando alcuni manifestanti hanno invitato il camionista di un Tir, che stava entrando in porto, a fermarsi.
Un 40enne francese, particolarmente esagitato, arrivato a Genova per dare una mano a portuali e manifestanti No Green pass, è stato fermato dai poliziotti con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e portato in questura.
Al momento dell’intervento degli agenti, al presidio si trovavano una trentina di persone.
Al varco portuale, per mantenere viva la protesta anche durante la scorsa notte, era stato allestito una sorta di campo base con tende e camper in cui dormire, una cucina e una cambusa.
I portuali e manifestanti No Green pass hanno recuperato tutto il cibo dal presidio per destinarlo alle mense dei poveri e ai centri di aiuto di Genova.
La protesta pacifica a varco Etiopia da alcuni giorni non creava disagi all’operatività del porto, se non per qualche rallentamento al transito dei Tir con gli autisti che venivano invitati a una breve sosta per prendere con i manifestanti un caffè e una brioche.
Lunedì mattina i manifestanti avevano ricevuto anche la solidarietà di alcuni agenti della Polizia, che in divisa e con l’auto di servizio avevano portato loro focaccia e dolci ricevendo abbracci e applausi.
Durante i primi giorni della protesta con presidi e blocchi stradali e ai varchi portuali, compresi quello davanti a varco Albertazzi e al Terminal Psa di Prà, lo scalo è sempre rimasto operativo, sia pure con difficoltà.
Il numero dei manifestanti era via via diminuito. Dai circa 1500 dei primi due giorni, ieri era sceso a un paio di centinaia, ma chi protesta contro l’obbligo del Green pass per i lavoratori introdotto dal Governo Draghi aveva annunciato di volere portare avanti il presidio almeno per tutta questa settimana.
