“Certo che è meraviglioso, non si riescono a bloccare le trattative con la Russia per il vaccino Sputnik ed ecco la notizia che ci voleva: una spia della Marina italiana per 5000 euro vende notizie NATO alla Russia. Ma ci prendete per dei cretini?”.
Lo ha dichiarato oggi su twitter il prof. genovese Paolo Becchi, commentando l’arresto per spionaggio dell’ufficiale della Marina Militare italiana Walter Biot.
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I carabinieri del Ros hanno fermato il capitano di fregata martedì sera a Roma dopo la “cessione di documentazione classificata”. Sono stati gli investigatori dei servizi segreti dell’Aisi a innescare l’indagine. Il ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore della Federazione Russa ed espulso due funzionari.
Secondo quanto riferito, l’ufficiale italiano, in servizio all’ufficio Politica Militare dello Stato maggiore della Difesa, avrebbe consegnato carte segrete sui sistemi di telecomunicazione militare. In cambio avrebbe intascato 5mila euro che gli sarebbero stati allungati da un ufficiale delle Forze Armate russe in servizio all’ambasciata della Capitale.
Entrambi sono accusati di gravi reati attinenti allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato: procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, spionaggio politico e militare, diffusione di notizie di cui è vietata la divulgazione.
Il russo, protetto dalle guarantigie diplomatiche, è in “consegna” all’ambasciata di Roma.