In occasione della Sharper Night, venerdì 27 settembre l’Acquario di Genova apre eccezionalmente le sue porte al pubblico per una serata speciale in compagnia dei suoi ricercatori e delle sue ricercatrici.
La visita serale sarà gratuita, a numero chiuso, con ritiro dei ticket di accesso a partire dalle ore 18.30 di venerdì 27 presso la biglietteria dell’Acquario. Gli accessi saranno divisi in 4 fasce orarie, ognuna per max 50 persone: 19-19.30; 19.30-20; 20-20.30; 20.30-21. Chiusura della struttura alle ore 23.
Dalle ore 19 si potrà visitare il percorso espositivo lungo il quale sarà possibile incontrare lo staff scientifico che racconterà i molteplici progetti e studi nel quale è coinvolto per la difesa degli ambienti acquatici.
Come possiamo salvare i coralli tropicali? Quali misure si possono mettere in campo per conservare le popolazioni di squali nel Mar Mediterraneo? Quanti sono i cetacei nel nostro mare e quale è il loro stato di conservazione? Sono solo alcune delle domande alle quali la ricerca sta cercando di dare una risposta e che potranno essere poste direttamente a coloro che sono impegnati/e nelle ricerche.
La mission dell’Acquario, avvicinare alla Natura e promuovere la salvaguardia degli ambienti acquatici attraverso attività di educazione, conservazione e ricerca, guida da sempre l’azione e l’impegno del suo staff scientifico.
E la serata di venerdì 27 rappresenta un’occasione straordinaria per il pubblico di conoscere e approfondire come si svolgono le attività di ricerca su varie tematiche, quali i progetti di conservazione degli squali (LIFE ELIFE) e delle testuggini palustri Emys orbicularis (LIFE PROEMYS URCA), le attività di ricerca in mare aperto sui cetacei (Promed), l’attività di conservazione e ricerca sui coralli tropicali condotta anche grazie alla collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, il progetto di riproduzione e reinserimento in natura dei cavallucci marini del Mar Piccolo di Taranto, il progetto di conservazione sulle tartarughe marine e il lavoro di monitoraggio sui nidi di Caretta caretta insieme agli altri enti del Gruppo Ligure Tartarughe e lo studio sperimentale per il risanamento biologico delle acque e dei sedimenti del Porto Antico di Genova.
Progetti e studi
I ricercatori e le ricercatrici saranno a disposizione lungo il percorso per introdurre l’ambito in cui operano e rispondere alle domande del pubblico su alcuni dei progetti e studi in cui l’Acquario è impegnato.
Cavallucci marini del “Mar Piccolo di Taranto”
Acquario di Genova, Comune di Taranto, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Università degli Studi di Bari hanno collaborato a un importante progetto di conservazione dei cavallucci marini del Parco Naturale Regionale “Mar Piccolo” di Taranto. Il progetto ha comportato diverse azioni, tra cui la creazione di aree di tutela presso il parco in modo da proteggere i cavallucci marini nel loro habitat naturale e, in parallelo, la riproduzione in ambiente controllato di alcuni esemplari della specie Hippocampus guttulatus detto anche cavalluccio camuso.
La riproduzione in ambiente controllato si è svolta all’Acquario di Genova che ha accolto alcune coppie di cavallucci adulti riproduttori nelle sue vasche curatoriali, li ha riprodotti e, un anno dopo, ha reinserito nel Mar Piccolo di Taranto oltre 150 esemplari.
LIFE ELIFE
Sempre descritti come mostri sanguinari, questi animali possiedono un valore unico, in quanto sono predatori all’apice della catena alimentare e, di conseguenza, costituiscono elementi insostituibili degli ecosistemi marini. La loro scomparsa comporterebbe gravi squilibri nell’ecosistema con serie, e non sempre prevedibili, conseguenze.
Molte specie rischiano l’estinzione a causa delle attività antropiche, come pesca, inquinamento e distruzione dell’habitat.
Per contribuire alla conservazione delle diverse specie di squalo nel bacino del Mar Mediterraneo, il progetto internazionale Life Elife, cofinanziato dall’ Unione Europea attraverso lo strumento finanziario LIFE, mira a coinvolgere i pescatori mediante l’utilizzo di attrezzi da pesca a basso impatto e la diffusione di buone pratiche.
Oltre a questo obiettivo principale, il progetto LIFE Elife si pone anche un importante scopo divulgativo: contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza sul problema della conservazione degli elasmobranchi.
Life Elife ha infine lo scopo scientifico di aumentare e rendere sistematica la raccolta di dati sullo stato di conservazione delle specie interessate anche attraverso la marcatura e l’applicazione di segnalatori satellitari agli esemplari catturati e rilasciati.
Coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, coinvolge dieci partner in Italia, Grecia e Cipro. https://www.elifeproject.eu/
Studio sperimentale per il risanamento biologico delle acque e dei sedimenti del Porto Antico di Genova
L’obiettivo dello studio è sviluppare un protocollo di utilizzo standard di bioattivatori capaci di migliorare lo stato di aree eutrofizzate e/o contaminate, contribuendo ad abbassare le concentrazioni di azoto e fosforo, ottimizzando i processi naturali di rimozione degli stessi, e a ridurre o eliminare i cattivi odori, spesso causati da putrefazione anaerobica della sostanza organica sedimentata, che provoca la formazione di gas tossici e maleodoranti come l’acido solfidrico e il metano.
Le molteplici attività sul campo e in laboratorio per l’allestimento dei sistemi sperimentali e per l’esecuzione delle analisi, sono rese possibili dalla collaborazione tra l’Acquario di Genova e la sua Fondazione, Università di Genova (Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita – DiSTAV), Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (ARPAL), Porto Antico di Genova SpA ed Eurovix SpA, azienda che fornisce i bioattivatori. Il progetto riceve il sostegno dell’11th Hour Racing Team, un’importante organizzazione filantropica americana.
Coralli
L’Acquario di Genova ha sviluppato negli anni un importante know-how sui coralli che ha portato la struttura a riprodurre tutti gli esemplari di coralli molli e duri, in tutto oltre 2700 esemplari appartenenti a 75 specie diverse, ospitati nelle vasche espositive e curatoriali dedicate a questo ambiente marino senza alcun prelievo in natura.
Da luglio 2020 l’Acquario ospita la sede genovese del MaRHE Center, il Centro di Ricerca e Alta Formazione che l’Università Bicocca ha alle Maldive (vedi comunicato dedicato).
I due enti hanno stipulato un accordo divenendo partner scientifici per sviluppare iniziative congiunte di ricerca, conservazione e formazione dei reciproci staff di ricercatori e biologi per la salvaguardia delle scogliere coralline.
La ricerca scientifica in ambiente controllato è da sempre importantissima per contribuire a sviluppare protocolli di gestione da applicare alla natura.
LIFE URCA (URgent Conservation Actions) PROEMYS
Il progetto LIFE URCA PROEMYS, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, ha l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione della testuggine palustre Emys orbicularis autoctona in Italia e Slovenia, mantenendo la diversità genetica delle popolazioni esistenti.
Coordinato da WWF Italia, coinvolge 7 partner italiani e 2 partner sloveni.
Per migliorare le condizioni degli habitat naturali dove vive questa specie, si prevede il ripristino di almeno 30 siti selezionati. Il progetto prevede un’azione di controllo della specie aliena invasiva Trachemys scripta, che costituisce una minaccia alla sopravvivenza delle Emys orbicularis, in 39 siti Natura 2000 in Italia e 3 in Slovenia, attraverso la cattura degli esemplari e il loro affidamento a centri di accoglienza specializzati.
Un’altra azione prevista nel progetto è il ripopolamento in natura in almeno 13 siti oggetto di intervento. L’attività di riproduzione verrà svolta in 7 centri di riproduzione che verranno opportunamente potenziati.
Accanto a queste attività, verrà strutturata un’importante attività di formazione specialistica sia nella corretta conservazione di Emys orbicularis sia nel ripristino degli habitat naturali. https://www.urcaproemys.eu/
Progetto di conservazione sulle tartarughe marine e monitoraggio dei nidi di Caretta caretta
L’Acquario di Genova interviene sulle tartarughe marine in difficoltà dal 1994 e dal 2009 è referente istituzionale per la Regione Liguria per il recupero delle Caretta caretta (accordo Stato-Regioni). Nel 2017, ha ricevuto, insieme all’Acquario di Livorno, anch’esso gestito da Costa Edutainment, il riconoscimento nazionale come centro di recupero e lunga degenza delle tartarughe marine dal Ministero della transizione ecologica.
Questa attività è svolta in accordo con i Carabinieri Servizio CITES, che coordinano a livello nazionale l’applicazione della Convenzione di Washington che tutela questi animali, e in collaborazione con la Guardia Costiera, nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa vigente tra la Direzione Marittima e l’Acquario che ha l’obiettivo di definire e gestire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà, oltre che nel comune intento di rilanciare, in ogni favorevole occasione, un messaggio di massima sensibilità ambientale per stimolare l’utente del mare ad un radicale cambiamento culturale proteso al massimo rispetto dell’ambiente marino.
Sempre in relazione alle tartarughe marine, l’Acquario di Genova è coordinatore del Gruppo Ligure Tartarughe – Acquario di Genova, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Val d’Aosta – che dal 2021 si occupa di gestire e studiare le nidificazioni di questa specie sul territorio ligure, promuovere azioni di sensibilizzazione e informazione sulla corretta procedura di gestione di questo tipo di eventi.
A oggi si sono registrati sette eventi: nel 2021 a Finale Ligure (SV), dove, nel settembre erano state individuate tre piccole tartarughe marine, dopo il momento della schiusa; nel 2022 a Levanto (SP), nido monitorato da luglio a settembre ma da cui non erano nati esemplari, contenendo uova non fecondate; nel 2024 a Laigueglia (SV), dove sono nate 110 tartarughe, ad Arma di Taggia (IM) dove sono nati 93 esemplari e i nidi di Alassio (SV), Finale Ligure (SV) e Pietra Ligure (SV) in attesa di possibile schiusa.
Promed – PRotecting MEditerranean Diversity
L’Acquario di Genova e la Fondazione Acquario di Genova sono impegnati dal 2001 nel progetto Delfini Metropolitani per studiare la presenza e le abitudini dei delfini liguri e i loro rapporti con l’uomo.
Il protagonista di questa ricerca è il tursiope (Tursiops truncatus), un delfino dalla corporatura robusta che vive lungo la costa, cacciando pesci e cefalopodi nei bassi fondali in genere entro i 100 metri di profondità.
Nel corso degli anni la rete dei ricercatori sì è evoluta e oggi raccoglie oltre 30 enti di ricerca, provenienti da 9 paesi mediterranei: Spagna, Francia, Italia, Slovenia, Grecia, Turchia, Israele, Tunisia e Malta.
Il progetto si chiama Promed e ha come obiettivo principale la valutazione dello stato di conservazione dei Cetacei che vivono nel Mare Nostrum e il monitoraggio della diversità delle specie, soprattutto in relazione agli effetti del cambiamento climatico.
Il progetto, della durata di 3 anni, è finanziato da Aderholt Goh Trust, fondo benefico impegnato a salvaguardare la biodiversità marina, sostenendo la ricerca scientifica, e prevede il coinvolgimento di una grande rete di ricerca a livello Mediterraneo.
Uno degli obiettivi del progetto PROMED è sostenere campagne di ricerca a livello locale per espandere l’area di raccolta dati, includendo zone oggi poco coperte dal network di ricerca, come la costa adriatica italiana. Nel corso dell’estate 2024, il progetto ha avviato una nuova unità di ricerca in Adriatico che vede il coinvolgimento e il supporto di Acquario di Cattolica e Oltremare, parchi gestiti dal gruppo Costa Edutainment, e la Marina di Cattolica.
Studio sulle efire
Le efire, stadio giovanile delle meduse, si sono rivelate bioindicatori molto sensibili, in grado di segnalare la presenza nelle acqua marine di inquinanti o sostanze nocive.
Lo studio, in collaborazione con il CNR-ismar Genova, ha permesso di mettere a punto un test ecotossicologico, chiamato Efira Test, per analizzare l’acqua di approvvigionamento delle vasche, raccolta al largo del Golfo di Genova mediante una presa a mare diretta. Prima di essere utilizzata e immessa nei sistemi, l’acqua viene controllata attraverso analisi di laboratorio (laboratorio interno) e sottoposta all’Efira test: viene prelevato un campione di acqua proveniente dalla presa a mare in cui vengono inserite 5 efire di medusa.
Un controllo visivo o al microscopio dello stato delle efire, effettuato dopo 24 ore, segnala l’eventuale presenza di elementi nocivi o inquinanti non rilevabili con le analisi di laboratorio.
La Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici si svolge il 27 settembre 2024 in diverse città per raccontare la passione, le scoperte e le sfide dei ricercatori e delle ricercatrici di tutta Europa attraverso mostre, spettacoli, concerti, giochi, conferenze e centinaia di altre iniziative rivolte al grande pubblico.
L‘iniziativa dell’Acquario di Genova è realizzata nell’ambito del progetto Sharper night (SHAring Researchers’ Passion for Education and Rights), finanziato dall’Unione europea con i fondi del programma Marie Skłodowska-Curie ed è organizzata da un consorzio che comprende alcuni enti di ricerca molto importanti. SHARPER si svolge quest’anno in 15 città italiane: Ancona, Bari, Camerino, Cagliari, Catania, Genova, L’Aquila, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni, Trieste e Urbino, con il coordinamento dall’impresa sociale Psiquadro. Uno sforzo corale che coinvolge oltre 200 tra istituzioni, partner culturali e atenei, che coordinano le attività nei rispettivi territori.