Al via venerdì 14 giugno al Porto Antico la 21^ edizione del SUQ Festival che proseguirà fino a lunedì 24 giugno, con una serata conclusiva il 27 a Ventimiglia.
La prima novità di quest’anno è che la manifestazione sarà plastic free. E’, infatti, stata abolita la plastica monouso dalla manifestazione.
Donne, Isole, frontiere è il tema della triennalità 2018/2020, Isole il focus di questa edizione.
Il programma si inaugura, alle 16 di venerdì 14 giugno con i saluti di Luca Nannini, presidente di Porto Antico di Genova S.p.A, e della direttrice artistica Carla Peirolero, seguiti da un’anteprima del concerto di Jo Choneca e l’eco omaggio destinato, come di consueto, ai primi cento visitatori.
Alle ore 17 Merenda e Mesciua, un momento dedicato a tutti i bambini, radunati intorno alla merenda preparata dall’Istituto Bergese per i 30 anni dalla sua fondazione: focacce, progetti e idee dagli studenti teen-agers offerti a tutti. Alle 18, Hip Hop Jam, esibizione free style con giovani ballerini della scena underground: la periferia genovese al centro del palcoscenico, a cura di Cohesion Crew/Alla Poilova Studio, con dj set.
Il pomeriggio prosegue con un grande appuntamento con un maestro della cultura italiana, controcorrente per vocazione: Goffredo Fofi.
Sarà lui il primo abitante de L’isola degli inquieti, appuntamento a cui sono invitati tutti, ma in particolare i ventenni a cui l’inquieto Fofi idealmente si rivolge per confrontarsi sulla cultura necessarie da salvare oggi e su cui i giovani dovrebbero formarsi. Dalle 21 in poi, il Suq diventa la patria d’elezione del Mozambico.
Andrea Chiappori e Jo Choneca illustrano i progetti e la raccolta fondi della Comunità di Sant’Egidio Per il Mozambico. Segue il concerto di Jo, nato in Mozambico ed emigrato in Italia.
Alla sua esperienza ha dedicato il disco Saudade, che presenta sotto il tendone di Piazza delle Feste, accompagnato da Olmo Manzano alle percussioni, Simone Tassara alla chitarra elettrica, Andrea Bottaro al basso e Luca Barattini alla batteria. Un disco autobiografico, un inno ad abbattere le barriere linguistiche e ad integrarsi.
Sabato 15 giugno il SUQ apre alle 16 con La fabbrica dei mostri, laboratorio creativo dedicato ai bambini, dove Nicolò Mario Sgorbini e Sara Capelli insegnano a trasformare gli scarti della plastico in mostri marini. Alle ore 17 incontro con Maurizio Gregorini, Culturale Services Manager del Comune di Genova, che interviene su Genova e il Suq. Alle 17,30 spazio alle danze con Su Sartiau, passi e musica del folkore sardo a cura del gruppo Ballittu 4 Mori di Genova, per avvicinarsi al concerto Cordemar (ore 21,30), di cui è protagonista Franca Masu, cantante di Alghero che incrocia la tradizione con il jazz, accompagnata da Luca Falomi alle chitarre, Salvatore Maltana al contrabasso e Massimo Russino alla batteria. Un canto che seduce per le tonalità del catalano e per le suggestioni sonore che combinano passato e presente. All’interno della giornata ci sono due appuntamenti di ecosuq, dedicati all’ambiente.
Alle ore 18 è in programma Piantevolezza. Il mondo delle piante grasse, workshop a cura di Irene Muñoz, Davide Michelini e Goji Design-Indoor Gardens, seguito alle 18,30 da Apicultura: folklore, miti, fake news, vent’anni di produzioni apistiche nel centro storico di Genova raccontate dai responsabili di Apicultura Piccardo, tra aneddoti e degustazione.
Sabato è anche il giorno in cui inizia il Teatro del Dialogo, realizzato grazie al MiBAC e la Compagnia di San Paolo come maggior sostenitore nell’ambito dell’edizione 2019 del Bando Performing Arts.
Teatro del Dialogo prende il via con la prima nazionale di Da madre a madre, in programma alle ore 19 alla Chiesa di San Pietro in Banchi. Lo spettacolo, ispirato all’Anello debole di Nuto Revelli, è scritto e interpretato da tre donne che hanno messo a confronto la propria esperienza sulla maternità: Bintou Ouattara, Irene Lamponi e Carla Peirolero, dirette da Enrico Campanati. Si ride e ci si commuove tra esperienze, ricordi e geografie diverse, mentre le donne preparano il matrimonio misto in cui stanno per unirsi i loro figli. In replica il 16 e il 17 alle ore 21. Prende il via anche l’iniziativa Cene in Compagnia che offre la possibilità di cenare con gli artisti, al Suq, dopo lo spettacolo.
Il week end si chiude domenica 16, giorno della settimana in cui il SUQ anticipa l’apertura alle ore 12.
Alle ore 14 i bambini possono partecipare a L’uovo pasquale, isola della vita, per decorare insieme i biscotti della tradizione ucraina.
Il viaggio nella cultura balcanica prosegue alle ore 15 con Canti e danze ucraine per celebrare la Trinità, l’ultima delle feste pasquali per la Chiesa cattolica di rito orientale, a cura della Comunità Ucraina della Liguria.
Alle ore 17, La mia casa è dove sono: brani dello spettacolo del Suq vincitore del Bando MigrArti –MiBAC 2017, con Alberto Lasso, Preci P, Melissa Zhingre, Sebastián Zhingre. Alle ore 18 si prosegue con un incontro su Teatro e migranti: lo stato dell’arte: Carlotta Sami, portavoce UNHCR per il Sud Europa, Bintou Ouattara, Carla Peirolero, con la conduzione di Oliviero Ponte di Pino, fanno il punto sulle buone pratiche utili a valorizzare i talenti e sconfiggere i pregiudizi. Per celebrare i 100 anni della nascita di Nuto Revelli, ispiratore dello spettacolo Da madre a madre con il suo libro L’anello debole, alle 19 il SUQ ospita l’incontro Il mondo dei vinti, le radici, l’identità, le storie, realizzato in collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli. Ne sono protagonisti il figlio Marco Revelli e Gian Luca Favetto.
Revelli e Favetto presentano in questa occasione i rispettivi libri La politica senza politica (Einaudi) e Si chiama Andrea (66thand2nd). Conduce Andrea Castanini, vicedirettore del Il Secolo XIX. Alle 21 nella Chiesa di San Pietro in Banchi va in scena la replica di Da madre a madre. La serata si chiude alle 22 con il concerto di Chilla, giovane rapper francese per la prima volta in Italia e realizzato in collaborazione con il Festival Hip Hop Genova. Seguita da oltre 250.000 followers e con milioni di visualizzazione, ha riattualizzato tematiche femministe.