“Non ha alcuna giustificazione il rifiuto da parte dell’amministrazione di concedere dal 18 luglio prossimo la sede di Palazzo Ducale ad Amnesty International e alla rete di associazioni che stanno organizzando un calendario di eventi di confronto e dibattito in occasione del ventennale del G8 di Genova.
Lo conferma la risposta arrivata dalla giunta questo pomeriggio alla mia interrogazione sulla questione.
Le parole dell’assessora comunale Barbara Grosso mi hanno lasciata esterrefatta perché chiama in causa il parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che in realtà non si è ancora espresso sulla questione.
È evidente quindi la volontà della giunta di negare questi spazi a prescindere”.
Lo ha dichiarato oggi la consigliera comunale del Pd Cristina Lodi.
“Ma il rifiuto del dibattito – ha aggiunto Lodi – sicuramente non aiuta a creare un clima positivo attorno a questo anniversario che non deve essere solo ricordo, quanto piuttosto ripartenza di un percorso di confronto e proposta su temi importanti, come il divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri, la crisi ambientale e climatica, la compressione dei diritti e la scommessa attuale del recovery plan.
Temi che il G8 portava in sé al centro della discussione e sui quali ancor molto si ha da lavorare perché, come dice il titolo del calendario di eventi organizzato dalle associazioni, ‘Genova vent’anni dopo. un altro mondo è necessario’.
Non sono d’accordo con il sindaco Marco Bucci quando afferma di non voler riaprire una ferita.
Chi ha a cuore Genova deve prendersi cura delle sue ferite, cogliere questa opportunità per costruire un tavolo tra Comune ed associazioni, Questura e Prefettura, che metta al centro quello che la città ha da offrire in termini di contributi e proposte.
Non è ancora tardi e una volta che davvero il Comitato Provinciale si sarà pronunciato, sono certa che tutto possa procedere per vivere tre giorni in un clima di cui la città è degna, con il coinvolgimento anche di Palazzo Ducale, rendendo protagoniste tutte le realtà che da più di vent’anni, da sempre, hanno a cuore il bene comune”.