“Risse e sputi sulle tombe. Dormono pure nelle camere mortuarie e i residenti non si sentono più sicuri. Situazione fuori controllo al cimitero” che è stato invaso dai migranti, ultimo luogo a disposizione non controllato a Ventimiglia. Per non parlare poi “dei bisogni che fanno vicino ai loculi, degli escrementi che rimangono a due passi dalle lapidi e delle fontanelle utilizzate come docce improvvisate”.
Tra l’altro, ogni sera davanti al camposanto piccoli gruppi di volontari, in prevalenza giovani stranieri europei, distribuiscono del cibo per i bisognosi.
“Soprattutto quando bevono, i migranti diventano molto aggressivi e più volte è stato necessario l’intervento dei carabinieri”.
Un allarme, lanciato dagli addetti del cimitero e dai residenti di Ventimiglia, che è stato accolto seriamente dal neo sindaco leghista di Ventimiglia Flavio Di Muro, il quale, come annunciato ieri, è stato costretto a istituire un servizio con guardie giurate per presidiare l’area e i cancelli d’ingresso per evitare i bivacchi dei migranti.
Ogni giorno al camposanto della città di confine arrivano circa 200 nuove persone e i gendarmi francesi, forti della politica del Governo Macron, respingono indietro in Italia circa un centinaio di migranti.
“Il servizio sperimentale – ha spiegato Di Muro – sarà operativo fino a dicembre. Si tratta di valutare se la cosa funziona o meno. E se sarà il caso si può anche ipotizzare di chiudere i cancelli durante la pausa pranzo. Il nostro cimitero è una struttura che si presta a essere controllata. È un servizio che devo ai cittadini. L’organico dei nostri vigili urbani non ci consente di schierarli a difesa del decoro della struttura. Era però impensabile andare avanti così. A dicembre scade l’appalto con la cooperativa che gestisce il cimitero e si potrà ipotizzare un progetto più completo che preveda anche un controllo degli accessi, oltre alla manutenzione”.