Da metà febbraio a fine marzo, l’équipe di Medici senza frontiere (Msf) presente a Ventimiglia ha assistito a 471 respingimenti dalla Francia durante le attività di monitoraggio alla frontiera italo-francese.
Lo hanno riferito oggi i responsabili dell’organizzazione umanitaria facendo il punto sull’attività svolta nella cittadina ligure al confine con la Francia, dove è presente da febbraio con una clinica mobile.
L’équipe medica di Msf ha raggiunto 330 persone, tra cui diverse donne e bambini, con attività di orientamento sociosanitario e di promozione alla salute, e ha effettuato 90 visite mediche e 23 visite ostetrico-ginecologiche.
L’attività si concentra soprattutto nell’offerta ai migranti di cure relative alla salute sessuale e riproduttiva della donna, orientamento sociosanitario e attività di promozione alla salute.
La clinica mobile è composta da un medico, un’infermiera, un’ostetrica, una promotrice alla salute e due mediatori interculturali ed è attiva nelle aree circostanti al confine con la Francia e negli insediamenti informali lungo il fiume Roia.
“Incontriamo – ha spiegato Marina Castellano, responsabile medico del progetto di Msf a Ventimiglia – tantissime donne che spesso viaggiano sole con i loro bambini o incinte e che non accedono all’assistenza sanitaria da mesi o addirittura da anni. Abbiamo perfino visitato una donna di 28 anni, originaria dell’Africa occidentale, rimasta incinta dopo le violenze subite in Libia, che al settimo mese di gravidanza ancora non aveva fatto alcun controllo medico”.