India. A volte la vita riserva incontri davvero sorprendenti, in grado di arricchirci e migliorarci, nascendo però dalla più assoluta casualità.
Forse questo è frutto di un disegno globale superiore, di un karma o una predestinazione che ci contraddistingue, fatto sta che le strade degli esseri umani non si incrociano mai per caso ed ecco che da un incontro scaturisce qualcosa di unico e profondo.
E’ così che in una serata di fine estate, nell’entroterra di Genova, si incontra davanti ad una tavola imbandita, una guida turistica originaria del Punjab in India, che ci incanta con le sue parole e le sue immagini della terra asiatica.
Ecco Amandeep Singh, organizzatore di viaggi titolare, a Delhi, dell’Agenzia di Viaggi PassoinIndia Tours, guida turistica ed anche blogger che, dietro uno sguardo azzurro come il turbante sikh che indossa, schiude un universo unico proveniente dalla sua terra, magica e misteriosa. A lui, che parla benissimo italiano, chiediamo perché le persone intendano intraprendere un viaggio in India.
“I motivi sono molteplici e differenti, ci sono motivi culturali, storici ma anche religiosi ed interiori, di chi sia alla ricerca di una dimensione nuova di sé”, spiega Aman come lo chiamano familiarmente gli amici, “ma anche la scoperta di pratiche yoga ed ayurvediche che in India hanno radici antichissime, così come le hanno le varie religioni che qui si sono sviluppate…”.
Oltre a tutto questo, il vasto continente indiano offre panorami mozzafiato con flora e fauna unici da vedere. E poi ancora, i colori dell’India, un caleidoscopio di tinte forti e tenui che si mescolano nel lusso dei palazzi dei marajà o nella semplicità di un mercato delle spezie a Nuova Delhi. Ma non solo.
Chi cerca relax trova anche un mare stupendo che propone resort di altissimo livello.
“Un cammino che offre mille sfaccettature differenti, dove il viaggiatore scopre la storia antichissima di questa terra, che ha originato una civiltà millenaria arrivata fino ad oggi con le sue tradizioni, i suoi riti e molto altro”, ci illustra, “un luogo che puoi amare profondamente o odiare e non volere tornare più, in quanto i contrasti sono molto forti”.
Però, come ci spiega la nostra guida, se si entra in sintonia con il luogo, si trova anche una dimensione interiore che mette in asse la persona con questo posto dalla grande spiritualità ed aura mistica, in grado di colpire anche chi sia distante da questi aspetti.
Uno stile di vita unico che ha da sempre affascinato chi vive nel Vecchio Continente: dai famosissimi Beatles che andarono all’ashram di Rishikesh nel 1968, un luogo di meditazione guidato dal maestro Maharishi Mahesh Yogi, oppure ancora Pier Paolo Pasolini che in compagnia di Elsa Morante ed Alberto Moravia effettua nel 1961 un viaggio che darà vita al libro “L’odore dell’India” e, per finire in epoca più recente la testimonianza di Tiziano Terzani, che ha per anni vissuto stabilmente qui, producendo scritti davvero suggestivi.
Tutti i viaggiatori che tornano da questo Paese rimangono profondamente impressionati e forse trasformati da questo luogo mistico dove le priorità sono assolutamente differenti.
E anche il mio incontro con Aman mi ha in parte trasformato, mi ha colpito profondamente dal suo parlare tranquillo e dal suo illustrarmi il concetto di karma ed i tratti fondamentali della religione sikh, infondendomi una serenità diversa, come lontana dal nostro modo di essere.
Scorriamo le foto sul suo computer portatile, vediamo i video girati nelle regioni più remote di questa Asia così lontana eppure così vicina, che in poche ore di volo è in grado di catapultare in una realtà così diversa dal nostro consueto.
Immagini che non lasciano indifferenti e mettono addosso una grande voglia di partire e scoprire di più su questa terra. Ecco allora che, quando lo saluto con la promessa di rivederci presto, ho già desiderio di scoprire qualcosa di più sull’India e sulla sua storia e, come mi dice Aman, devo fare davvero un viaggio per rendermi conto di questa differenza.
Per ora mi accontento del suo blog e delle immagini sui social ma… l’idea di prendere un aereo è davvero forte, in fondo in una settimana si ottiene il visto, non ci sono vaccinazioni obbligatorie e il gioco è fatto.
Sicuro, ma io voglio che sia lui ad accompagnarmi ed organizzarmi il viaggio perché so che così potrò entrare ancora di più in sintonia con questo luogo magico… Ci sentiamo presto Aman, e non è affatto una frase fatta… Roberto Polleri (Foto di Amandeep SINGH)
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