VI Conferenza nazionale sulle dipendenze, Genova ospiterà a Palazzo Ducale la manifestazione, dal titolo Oltre le fragilità
VI Conferenza nazionale sulle dipendenze, la conferenza, prevista con cadenza triennale e la cui ultima edizione si è tenuta a Trieste nel 2009, ha lo scopo di approfondire le questioni connesse alla diffusione di sostanze stupefacenti e psicotrope e di ricercare soluzioni per le problematiche di un mondo, quello del disagio e delle fragilità, che da troppo tempo non ha l’attenzione che merita.
I numeri e le statistiche degli ultimi anni evidenziano un trend allarmante, recentemente acuito dalle conseguenze della fase pandemica. I lavori preparatori dell’evento sono iniziati ad ottobre, nell’ambito di sette tavoli, articolati in 45 sotto temi.
Alla conferenza stampa di presentazione, nella Sala polifunzionale della presidenza del Consiglio dei ministri, ha partecipato il sindaco Marco Bucci, che ha dichiarato: «La città di Genova accoglie con grande piacere e soddisfazione la VI Conferenza Nazionale sulle Dipendenze, un momento di confronto strategico a livello nazionale su un tema sempre attuale e delicato.
Siamo lieti che il Governo abbia scelto la nostra città come sede per questa due giorni di confronto e ringrazio il ministro Fabiana Dadone per l’impegno e la collaborazione.
La città farà la sua parte per l’accoglienza dei delegati e di tutte le persone che saranno a Genova in vista di questo importante evento: sarà l’occasione per visitare alcuni palazzi dei Rolli e per partecipare ad un concerto speciale che verrà organizzato al Teatro Carlo Felice durante il quale verrà suonato il violino di Paganini».
Durante l’incontro con la stampa, al quale erano presenti anche il capo di Gabinetto del ministro Giovanni Panebianco e il capo Dipartimento politiche antidroga Flavio Siniscalchi, il ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone ha illustrato l’agenda dei lavori della conferenza e il programma collaterale.
«Un appuntamento che ho fortemente voluto, impegnandomi già all’indomani della mia nomina, per raccogliere la sfida, affermare il principio di legalità e segnare una coraggiosa discontinuità rispetto al passato, dopo dodici anni di immobilismo – ha commentato il ministro – Confronto, coordinamento e partecipazione, nazionale e internazionale, sono state le pietre miliari del nostro percorso, iniziato diversi mesi fa.
Molteplici protagonisti e voci talvolta contrapposte dipendenze: abbiamo lavorato all’insegna della partecipazione, della trasparenza, dell’inclusività e di un approccio evidence-based, basato sull’osservazione empirica e quindi sulla forza dei dati. Al sindaco Bucci, che sin dall’inizio ha aderito con entusiasmo al progetto, la mia gratitudine anche per aver significativamente contribuito a quello che è il programma culturale connesso alla Conferenza» ha concluso il ministro Dadone.