Poco dopo mezzogiorno di ieri una pattuglia del primo distretto della Polizia Municipale di Genova ha notato in via Buozzi quello che sembrava un alterco tra un uomo e una donna.
La pattuglia si è accostata alla giovane, che ha riferito agli agenti che l’uomo l’aveva fermata dicendo di essere un rappresentante di cosmetici, in giro di lavoro con la propria auto e il campionario di profumi di marca, ma di essere costretto a rientrare immediatamente a casa con l’aereo e quindi di doversi liberare di tutti i flaconi di profumo che trasportava sulla sua auto, vendendoli a prezzo stracciato ai passanti.
Gli agenti sono quindi ripartiti immediatamente e successivamente hanno fermato l’auto, verificando che a bordo si trovava un trolley con trenta confezioni di profumo “taroccato” somiglianti a quelli di prestigiose marche, ma con nomi non propriamente esatti, come “acqua di ciò” e “armane gode” e simili, oltre a un certo numero di sacchettini per imbustare la merce e una fattura emessa da un grossista orientale e intestata ad una ditta con sede a Napoli per acquisto di profumi.
Al 33enne napoletano è stata pertanto applicata la legge regionale sul commercio e sequestrati tutti i prodotti contenuti nel bagagliaio, mentre la fattura verrà trasmessa alla Guardia di Finanza per gli approfondimenti del caso.
Quasi nello stesso tempo gli agenti del reparto Vivibilità e Decoro e una pattuglia di prossimità del Distretto V hanno effettuato un controllo di polizia amministrativa su un banco di vendita di prodotti ortofrutticoli segnalato in via Brin.
Il controllo ha evidenziato che il venditore era privo delle necessarie autorizzazioni amministrative per la vendita in area pubblica (autorizzazione ad occupare suolo pubblico e pagamento del relativo canone COSAP, e autorizzazione per la vendita su area pubblica in posto non mercatale).
Per questi motivi è stato sanzionato ai sensi delle vigenti leggi in materia di commercio (Legge regione Liguria 1/2007 art 55 comma 1 e art 143 comma 1 cui corrisponde la sanzione pecuniaria di 5.000 euro) ed il sequestro amministrativo delle merci e delle attrezzature del banco.