Gli agenti della Polizia di Stato di Genova ieri hanno identificato e denunciato un 25enne di origine marocchina, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, danneggiamento aggravato e mai rimpatriato.
Il filamto di una telecamera del sistema “Città Sicura” lo ha ritratto perfettamente: alle 4 del mattino, nel silenzio di via Sestri, si è accanito a più riprese sulle vetrate di tre esercizi commerciali, un istituto bancario, tre condomini e una pensilina dell’Amt.
Le indagini della squadra investigativa del Commissariato Sestri sono partite dalla denuncia presentata dal titolare di un negozio di ottica. Il cristallo della vetrina era stato oggetti di un tentativo di “spaccata”, ma nulla era stato rubato.
Da una successiva visione dei filmati delle telecamere i poliziotti hanno seguito il percorso di cinque giovani, presumibilmente stranieri, che chiacchieravano passeggiando lungo Via Sestri.
Tutto a un tratto uno di loro si era staccato dal gruppo, correndo incontro alle vetrine e sferrando più calci con una violenza tale che lo aveva fatto barcollare e cadere in terra.
La scena si era ripetuta almeno 5 o 6 volte, mentre gli altri giovani ridevano senza partecipare al danneggiamento.
Una volta arrivato in via Hermada, il marocchino aveva preso a calci il vetro della pensilina dell’Amt frantumandolo.
Le telecamere interne al bus avevano poi ripreso in viso il danneggiatore seriale mentre scendeva ad una fermata nel quartiere di Prà.
Le immagini molto nitide hanno quindi permesso agli investigatori di fare ricorso al sistema di riconoscimento facciale SARI che ha identificato il giovane nordafricano.
Una volta rintracciato e accompagnato in Commissariato, il 25enne ha confessato spontaneamente agli agenti di avere dato quei calci perché aveva bevuto molto quella sera e ha dichiarato di essere disposto a risarcire i danni provocati.