“L’amministrazione Bucci sembra avere finalmente compreso che non si affronta la povertà a suon di multe.
Ma forse è solo per l’imbarazzo che la giunta comunale di Genova ha provato dopo che, da ogni dove, sono piovute critiche a seguito di quanto accaduto quando gli agenti di una pattuglia della Polizia locale hanno comminato una sanzione da 200 euro a una donna senza fissa dimora, che sedeva a terra in via XX Settembre per ripararsi dal sole e dalla calura d’agosto”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri comunali del gruppo Pd.
“La marcia indietro del Comune di Genova – hanno aggiunto i consiglieri dem – è stata quindi quella di ‘rivedere’ l’articolo 3-bis del Regolamento di Polizia Urbana introducendo l’uso del ‘preavviso’ verso una persona che vive per strada, prima di sanzionarla.
Il Partito Democratico, decidendo di astenersi sull’approvazione della delibera, ritiene, come ha chiarito il consigliere Alberto Pandolfo durante la dichiarazione di voto, che si tratti di una scelta non risolutiva.
Perché, anche laddove esiste ‘una lieve diminuzione della repressione delegata alle sole multe’, è chiaro che ‘servono comunque politiche di prevenzione che ad oggi non esistono’ e che non sappiamo se la giunta Bucci intenda mai attuare.
Abbiamo sostenuto l’introduzione di un emendamento che ‘depenalizza’ il vivere per strada ritenuto come un danno al cosiddetto decoro urbano: ma questo evidentemente non è sufficiente se le persone senza fissa dimora verranno invece sanzionate per altri atti ritenuti indecorosi, ma imposti dalla loro condizione.
Multare con 200 euro chi vive per strada, dando seguito a quanto fatto negli anni passati quando si multavano le persone senza fissa dimora per aver rovistato nei cassonetti della spazzatura, è il segno di un’amministrazione che pensa di affrontare la marginalità combattendo i poveri invece che la povertà.
Pensare di ‘preavvisare’ la sanzione, di fatto sapendo che non potrà essere applicata, pur costituendo un passo avanti rispetto all’approccio della ‘guerra ai poveri’ avuto fino ad oggi, lascia trasparire la completa mancanza di una visione di fondo dell’amministrazione Bucci, che ancora una volta decide di agire sul sintomo senza spendere né tempo né risorse sulla pianificazione di politiche di prevenzione del disagio e della marginalità”.