Il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) l’altro ieri è stato oggetto di discussione e valutazione da parte della competente commissione consiliare di Città Metropolitana di Genova.
Il documento di aggiornamento, elaborato in collaborazione con il Comune di Genova e Comuni del territorio metropolitano, illustra le azioni e gli interventi previsti in sette precise strategie, nell’ottica di una mobilità alternativa all’auto, orientata verso il trasporto pubblico locale e la mobilità dolce.
“La fase di aggiornamento del Pums 2019, che si concluderà entro la fine del 2023 – ha spiegato il consigliere metropolitano delegato al Trasporto pubblico locale e alla Mobilità sostenibile Claudio Garbarino (Lega) – nel confermare le strategie del piano, individua nuove azioni ed interventi, come l’estensione della linea metropolitana, il prolungamento dello SkyMetro, il rafforzamento del trasporto pubblico locale su gomma, con gli assi di forza della val Polcevera, del levante cittadino, del Tigullio Rapallo-Sestri Levante, lo sviluppo del TPL via mare”.
In particolare, il piano di aggiornamento del Pums pone l’accento sul Trasporto pubblico locale “ViaMare”, un progetto che intende collegare via mare il Levante e il Ponente metropolitano al centro cittadino e che ipotizza, in un futuro vicino, un collegamento con la Città Metropolitana di Nizza, per incentivare l’uso del mezzo pubblico e per andare verso la direttiva europea dettata dall’Agenda 2030.
Il Pums aggiornato prevede una serie di interventi che migliorano i collegamenti nella città di Genova e in tutto il territorio metropolitano. Tra questi, il prolungamento della metropolitana fino a Sestri Ponente, San Martino e Bolzaneto, ma anche l’estensione dello SkyMetro in Val Bisagno fino a Prato.
Tra gli interventi previsti, nell’integrazione dei sistemi di trasporto, per dare coerenza al sistema della sosta si punta sull’interscambio modale, con la realizzazione di grandi e piccoli parcheggi di interscambio a Genova (zona Guglielmetti, Molassana-Flemming, Prato, Foce) e nelle due riviere.
Inoltre, il Pums, per migliorare il collegamento tra la costa e l’entroterra, prevede la realizzazione di reti ciclabili per finalità turistiche e sportive.
Per il capoluogo è anche prevista la creazione, di un people mover, tra il waterfront e il centro, e di una cabinovia tra la Stazione Marittima e i Forti di Genova. Per raggiungere l’obiettivo di una città più moderna e vivibile sarà necessario sviluppare anche nuovi sistemi di sharing mobility (scooter, bike e car sharing elettrico).
L’introduzione di un parco mezzi a basso impatto ambientale e lo sviluppo della mobilità elettrica ridurrà l’inquinamento atmosferico e acustico e migliorerà la qualità dell’aria e della vita.
Il Pums indica come obiettivo il completamento dell’elettrificazione della flotta del trasporto pubblico, anche in ambito extraurbano, e l’acquisto di nuovi bus elettrici.
Con una nuova logistica delle merci, in particolare portuali, si andrà a ottimizzare i flussi in entrata e in uscita per ridurre gli impatti ambientali.
Infine, con l’ultima azione strategica, si adegua la rete e si diffonde la cultura della sicurezza della mobilità e della mobilità sostenibile attraverso: la conferma della riorganizzazione di nodi critici (Caricamento – Cavour, Dante – Piccapietra, Galata – Colombo, Quadrilatero), la realizzazione del tunnel Santa Margherita Ligure – Portofino, la viabilità di collegamento est-ovest di media cornice genovese e la viabilità di collegamento tra le valli Trebbia e Aveto.
Nell’ambito della seduta della Commissione metropolitana, i cui membri hanno seguito con estremo interesse la presentazione dell’aggiornamento, non sono mancati gli interventi, tra i quali i chiarimenti richiesti dal consigliere Stefano Damonte (Pd) relativamente agli approdi del ViaMare nelle località del Ponente, la realizzazione di nuovi parcheggi di interscambio e su possibili potenziamenti del trasporto pubblico locale con l’introduzione di più corse serali nel periodo estivo, per la costa e l’entroterra.
Il documento di aggiornamento del Pums delinea anche il percorso partecipato che ha coinvolto in primis i Comuni, ma anche diverse reti di cooperazione, tavoli tecnici, eventi esperienziali e workshop, comunicazione e partecipazione online.
“Prosegue così la costruzione di una visione del sistema di mobilità metropolitana, fondamentale per accedere ai finanziamenti ministeriali per l’attuazione dei nuovi interventi – ha aggiunto Garbarino – lavorando in sinergia per un territorio sempre più interconnesso, accessibile ed attrattivo”.