Si è conclusa ieri, a Loano, con l’ultimo servizio di pattuglia effettuato nella mattinata, la carriera di Angelo Belvedere, storico sovrintendente della polizia municipale di Loano che a partire da oggi sarà ufficialmente in pensione.
Belvedere “appende la divisa al chiodo” all’età di 62 anni, 10 mesi e 10 giorni e dopo ben 42 anni e 10 mesi di servizio presso il comando di via dei Gazzi.
“La nostra amministrazione – dicono il sindaco Luigi Pignocca e l’assessore Enrica Rocca – rivolge al sovrintendente Belvedere un sentito e caloroso ringraziamento per la grande professionalità e l’attaccamento con i quali ha prestato servizio nella nostra città. Angelo farà sempre parte della ‘famiglia’ del Comune di Loano e oggi, in questa importante giornata, non possiamo che rivolgergli un enorme ‘grazie’ per i tanti anni di lavoro a beneficio della comunità loanese e di tutti i suoi ospiti”.
“Il pensionamento rappresenta un importante passaggio nella vita di ciascuno di noi – aggiungono Pignocca e Rocca – ma nel caso di Angelo Belvedere non si tratterà certo di un addio. Certi dello spirito di appartenenza che lo ha sempre caratterizzato e della forza del legame che si è creato negli anni, siamo sicuri di poter contare ancora su di lui, sulla sua esperienza e sulla sua rettitudine per tutti i progetti che metteremo in campo nel futuro”.
Il comandante della polizia municipale, Gianluigi Soro, si unisce ai ringraziamenti e agli apprezzamenti formulati dal sindaco Pignocca e dall’assessore Rocca: “Angelo Belvedere è un vigile d’altri tempi: ha sempre operato con educazione e rispetto, ma anche con prontezza e fermezza nelle situazioni più a rischio. La sua battuta pronta ed il suo spirito sono riusciti ad alleviare la pesantezza dei servizi più duri e a stemperare le proteste dei cittadini più arrabbiati, che nella maggior parte dei casi, dopo aver protestato per una multa ricevuta, si allontanavano con il sorriso”.
“E’ andato in pattuglia fino all’ultimo giorno di servizio e perciò Angelo Belvedere rappresenta perfettamente i tanti dipendenti pubblici che ogni giorno lavorano con serietà e senso del dovere. Un modello anche e soprattutto per i molti giovani agenti da lui addestrati alla disciplina manuale del traffico”, conclude Soro.