“La norma che dovrebbe equiparare le vittime dell’incuria a quelle del terrorismo? Aspettiamo da quasi sei anni, siamo stremati e crediamo che sia passato troppo tempo. Ma proprio nelle ultime settimane ci sono stati segnali confortanti. E dobbiamo sempre tenere alta l’attenzione”.
Lo ha affermato Egle Possetti, portavoce del comitato in ricordo delle 43 vittime del Ponte Morandi di Genova nell’intervista pubblicata oggi dal quotidiano Il Secolo XIX, a due giorni dal sesto anniversario del tragico crollo, avvenuto quel maledetto 14 agosto 2018.
Sulle preoccupazioni legate al rischio impunità Possetti ha aggiunto: “Abbiamo l’impressione che sia in corso una vera e propria guerra contro mezzi fondamentali per scoprire i crimini.
In primis i gravi reati determinati da omissioni e grandi interessi economici.
Siamo spaventati dall’idea che certe indagini possano perdere di efficacia. E vorrei che gli accertamenti sul disastro di sei anni fa, sfociati in un dibattimento importantissimo, rappresentassero un monito.
La facoltà di condurre approfondimenti da parte della magistratura deve rimanere solida”.