Un’infermiera del Pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi a Genova Sampierdarena nella tarda serata di ieri è stata vittima di un’aggressione da parte di una paziente, poi ricoverata presso il reparto psichiatrico di diagnosi e cura.
Lo hanno denunciato oggi i responsabili della Uil Fpl insieme ai colleghi della segreteria aziendale del sindacato nell’Asl 3 Genovese.
L’infermiera è stata presa a calci e pugni dalla donna, già conosciuta per episodi simili.
Secondo i sindacati e l’Asl 3 Genovese, risultano almeno 106 le aggressioni a personale sanitario registrate quest’anno nelle strutture ospedaliere del capoluogo ligure.
“Denunciamo ancora una volta – hanno spiegato dalla Uil Fpl – l’aggressione a un operatore del Pronto soccorso che ha riportato danni fisici mentre era intento a svolgere il suo dovere al servizio della collettività. Questo è insopportabile e vergognoso per una società che si definisce civile.
Sono anni che la Uil chiede un posto di polizia nei luoghi più a rischio, anche attraverso l’utilizzo 24 ore su 24 di personale adeguatamente formato e autorizzato a intervenire, ma le istituzioni competenti non ci ascoltano.
Violenze fisiche, verbali e psicologiche sono ormai all’ordine del giorno, alle quali l’80% dei lavoratori della sanità ha assistito o ha dovuto subìre. Di questo 80%, il 90% è donna. Dati spaventosi e preoccupanti che descrivono una assoluta mancanza di misure di contrasto a questo allarmante fenomeno.
Il personale sanitario merita rispetto anche per il importantissimo servizio che garantisce alla popolazione con responsabilità, competenza e professionalità”.