Cinquecento metri quadrati e 23 posti di “Osservazione breve intensiva” in più, oltre a una saletta dedicata al presidio di polizia 12 ore al giorno.
Taglio del nastro, stamane, per i nuovi spazi del pronto soccorso dell’ospedale Villa Scassi a Genova Sampierdarena, che serve un bacino di utenza di 350.000 abitanti.
La superficie a disposizione passa da 1.000 a 1.500 metri quadrati, grazie a una nuova ala attrezzata con dotazione impiantistiche di ultima generazione, dove troverà spazio un secondo Obi con 23 posti, due ambulatori multi-specialistici, una sala d’attesa per i parenti e studi di lavoro per il personale medico infermieristico e amministrativo.
Il posto fisso di polizia sarà attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20, con un presidio alternato tra personale della Polizia di Stato e della Polizia locale.
La nuova area va a implementare l’attuale pronto soccorso dove sono presenti 10 letti Obi, quattro sale visita, una shock room, una sala ortopedica, oltre a spazi per la gestione dei pazienti e lo studio medico.
Potenziati anche i servizi di accoglienza con personale ad hoc, che indosserà un’apposita casacca gialla, e introdotta la figura dell’infermiere di accoglienza, con casacca verde, che svolge un ruolo di collegamento tra i familiari e gli operatori sanitari. Nel complesso, per la riqualificazione sono stati investiti 1,76 milioni.
“Più posti e più comodi e un presidio di polizia di cui c’è assolutamente bisogno per dare un po’ più di tranquillità al personale. Questa è la migliore dimostrazione che continuiamo a investire in sanità e in questo ospedale, che continuerà a essere un presidio importante di questo territorio” ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
“Stiamo parlando di un aumento del 50% dell’attuale spazio – ha sottolineato il direttore generale della Asl 3, Luigi Carlo Bottaro – gli spazi sono stati arredati con tecnologia di ultimo livello e servizi che permettono al cittadino di attendere in maniera più confortevole per i codici meno gravi. Un’opportunità in più anche per gli operatori, che non esito a definire stupendi, persone che si sono gestite il crollo del Ponte Morandi e due anni e mezzo di covid, in una condizione ambientale ristretta e nella continua carenza di personale medico”.
Per l’assessore regionale alla Sanità, Angelo Gratarola “non è un’operazione cosmetica, ma di assoluta sostanza, che fa bene a questo pronto soccorso, presidio importante, sempre molto carico e che insiste su un territorio ad alta necessità. Il posto di polizia è una risposta al problema delle violenze agli operatori sanitari, aggiunge sicurezza, ma ritengo che la violenza la si combatta anche attraverso una trasformazione culturale: fare del male ai samaritani non fa altro che sfiduciarli e farli allontanare dai luoghi più di trincea”.
Al proposito, il questore di Genova Orazio D’Anna ha ricordato che “il ministero dell’Interno ha avviato una campagna di rafforzamento della presenza nelle strutture sanitarie e l’apertura di questo posto fisso di polizia si inquadra in quest’ottica. Un presidio commisurato alle risorse che possono essere impiegate, considerando che su Genova sono attivi altri due presidi al San Martino e al Galliera. Quando ci saranno le condizioni, contiamo di ampliarlo anche su altre fasce orarie. Non svolge una funzione solamente di vigilanza, ma di raccordo con gli organismi di polizia giudiziaria”.
All’inaugurazione di oggi, tra le altre cariche, anche il prefetto Renato Franceschelli e l’assessore comunale Lorenza Rosso.