“Vincenzina Bruzzone: è questo il nome della nostra concittadina di Albisola Superiore che ha perso la vita durante la vera e propria apocalisse che si è abbattuta sulla terra ligure e susseguentemente su tutto il Nord e non solo, isole comprese. Una lamiera si è distaccata da un tetto e l’ha colpita a morte, strappandola così in modo brutale all’affetto dei suoi familiari a cui va il mio personale cordoglio, quello del Gruppo a cui appartengo e credo di poter dire anche quello di tutta l’Aula del Senato”, ha esordito il senatore originario di Laigueglia”.
La vittima del maltempo in Liguria oggi è stata ricordata così in Senato dal senatore ligure Paolo Ripamonti (Lega). Vincenzina Bruzzone, 88 anni, aveva perso la vita lunedì scorso ad Albisola Superiore travolta dal pezzo di cornicione di un tetto che si era abbattuto in strada per il fortissimo vento.
“Vincenzina – ha aggiunto Ripamonti – è stata l’unica vittima di una tragedia che poteva avere un bilancio ancora più tragico e solo un miracolo del buon Dio ha evitato di costringere altre famiglie a un dolore senza fine. Da ligure ho vissuto la furia di questa tempesta con amarezza e scoramento, oltre che con comprensibile sgomento.
Dopo la ferita lacerante del crollo del ponte Morandi, ancora lutti, ancora dolore e distruzione. Le nostre spiagge, che d’estate rappresentano il luogo della spensieratezza, del piacevole ritrovo delle nostre famiglie e dei vacanzieri nostri ospiti, sono state spazzate via dalla furia distruttrice del maltempo che ha ridotto tutto a un cumulo di detriti e macerie, mutando al contempo la morfologia di quel tratto di costa.
Roberto Sasso Del Verme, Marco Melgrati, Mauro DeMichelis sono alcuni tra i sindaci dei Comuni tra i più colpiti. Citandoli in quest’Aula vorrei citarli tutti, esprimendo loro il nostro sostegno e il ringraziamento, perché sin dai primi momenti e dai primi istanti succeduti alla furia erano sulle strade, nelle vie e nelle piazze dei loro Comuni a confortare, a sostenere e a coordinare i primi soccorsi.
Antonio Ugo, Giampiero Colli, Pietro Accame, Roberto Cancellara: loro invece non sono amministratori, ma commercianti, imprenditori balneari ed esercenti che cito quasi a generale rappresentanza di quanti hanno perso la loro attività, il proprio esercizio e il proprio stabilimento balneare, vedendo sfumare i sacrifici di una vita. Le amministrazioni, come ho detto, non li hanno lasciati soli, ma da subito sono stati pronti a fare il loro dovere: quello di assistere i cittadini.
Sono però sicuro che questo Governo avrà, come ha avuto per la situazione del Ponte Morandi e il suo dramma, la stessa sensibilità e la stessa accortezza per i territori devastati, per tutti i territori nessuno escluso, e cogliere questa occasione, seppur nefasta, per dare risposte concrete.
Sono sicuro delle risposte che questo Governo darà, anche in tempi brevi. I liguri sono un popolo forte e sono ospitali il giusto. I nostri nonni hanno i volti segnati dalla salsedine e dal sole. La nostra terra è fatta di acqua e di scogli; ecco, proprio come gli scogli, i me possan spusta’, ma no mi spaccan: signor Presidente, ci spostano, ma non ci spaccano”.