Sceglieranno il rito ordinario, in caso di rinvio a giudizio, Ciro Grillo e i suoi tre amici accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo-norvegese per cui i giovani genovesi rischiano fino a 12 anni di reclusione.
I presunti fatti sarebbero accaduti il 17 luglio 2018 nella casa del leader del M5S Beppe Grillo in Sardegna.
La decisione ufficiale verrà comunicata nelle prossime ore al giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Tempio Pausania.
Lo ha riportato oggi pomeriggio l’agenzia Ansa.
I legali dei quattro indagati avrebbero preso questa decisione dopo diverse riunioni, visto che due degli indagarti avrebbero preferito il rito abbreviato.
Ciro Grillo, Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia sono stati accusati di violenza sessuale dopo una serata passata in discoteca e quindi nella casa in Costa Smeralda della famiglia Grillo.
Secondo l’accusa, avrebbero costretto la coetanea italo-norvegese, che era in compagnia di un’amica, a bere e quindi avrebbero abusato della giovane studentessa più volte.
Gli imputati, però, hanno sempre respinto tutte le accuse.
In tre (Capitta, Lauria e Grillo jr.) avrebbero scattato anche alcune foto oscene con la seconda coetanea che dormiva sul divano. E anche per questo sono stati accusati del reato di violenza sessuale.