Entrambi sono membri dell’equipaggio con la presunta violenza avvenuta in acque internazionali
Nel pomeriggio dello scorso 14 ottobre la Squadra Mobile della Questura di Savona, insieme all’Ufficio di Polizia Frontiera Marittima, ha proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti di uno straniero, trentenne, in merito ad una violenza sessuale in danno di una ventinovenne, commesso in acque internazionali.
La donna si è presentata presso gli uffici della Questura Savona denunciando quanto sarebbe accaduto nella notte di alcuni giorni prima a bordo di una motonave sulla quale sia lei che l’uomo erano imbarcati come membri dell’equipaggio.
In particolare l’uomo approfittando del suo stato di alterazione dovuto all’assunzione di bevande alcoliche, l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale.
L’attività di indagine immediatamente avviata dalla Polizia, con l’escussione di persone informate sui fatti e dei sopralluoghi, nonché sulla scorta degli esiti degli accertamenti clinici, ha permesso di riscontrare le dichiarazioni della vittima e di identificare il presunto autore degli abusi sessuali.
Nei suoi confronti, sussistendo il concreto e fondato pericolo che si desse alla fuga, si è proceduto al fermo di indiziato di delitto d’iniziativa della polizia giudiziaria.
L’uomo, dopo le incombenze di rito, è stato associato presso il carcere di Pontedecimo a Genova, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria che, nella giornata di ieri ne ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere.
La pronta collaborazione della Società Marittima, che si è messa immediatamente a disposizione dell’A.G., ha permesso agli investigatori di giungere ad una rapida soluzione del caso.
Inoltre viene evidenziato come i provvedimenti adottati in questa fase non implicano la responsabilità dell’indagato sino al definitivo accertamento di colpevolezza che avverrà con sentenza irrevocabile.