Un neonato rumeno di 28 giorni è arrivato all’Aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, per essere assistito dagli specialisti dell’IRCCS Giannina Gaslini.
I genitori e un gruppo di amici sono riusciti ad organizzare un trasporto con aereo ambulanza privato da Bucarest a Genova, per permettere al piccolo di essere preso in cura dalla UOC Patologia Neonatale del Gaslini.
La struttura è dedicata alla ricerca, diagnosi e cura delle patologie neonatali, diretta dal professor Luca Ramenghi, Past President della società Italiana di Medicina Perinatale e membro dell’European Neonatal Brain Club.
“Il neonato alla nascita, avvenuta a termine, ha presentato una emorragia cerebrale della quale attualmente non non sono conosciute l’origine e le possibili comorbidità: l’emorragia intraventricolare in un neonato a termine purtroppo può derivare da diverse altre patologie. Faremo il possibile per capirne l’origine e predisporre le cure più efficaci”, spiega il prof. Luca Ramenghi.
“La Patologia e Terapia Intensiva neonatale ricovera circa 400 neonati annualmente, nonostante il calo delle nascite a oggi si ricoverano ancora ogni anno quasi 80 bambini sotto il chilo e mezzo di peso, dei quali circa il 40% è sotto il chilo ed ha un particolare rischio di problemi neurologici futuri. Il reparto è riferimento per tutta la Liguria e riceve attraverso il Trasporto Neonatale circa 200 bambini di origine regionale ed extraregionale. Centro di riferimento nazionale per neonato che sviluppano lesioni e patologia cerebrali a termine e prematuri. Fortissima e la collaborazione neurologia con i neuroradiologi ed anche i neurochirurghi ed i neurologi pediatri dell’Istituto” sottolinea il prof. Ramenghi.
“Il nostro pensiero è rivolto al neonato e alla sua famiglia – afferma il presidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria Giovanni Toti -. Siamo certi che qui in Liguria il piccolo paziente potrà ricevere dai professionisti dell’ospedale Gaslini la migliore assistenza sanitaria di cui ha bisogno”.
Ricordiamo che l’epoca neonatale è caratterizzata da un elevato rischio di lesioni cerebrali sia nel neonato a termine (esiti di asfissia, stroke arterioso e venoso, infezioni intrauterine come CMV e quelle perinatali, emorragie cerebrali poco dopo la nascita etc ) che in quello pretermine (prematuro), specie se di età gestazionale particolarmente bassa (inferiore alle 32 settimane di gestazione).
A titolo di esempio, l’incidenza dell’emorragia intraventricolare (la più frequente tipologia di emorragia in epoca neonatale) è compresa tra il 20% e il 25% nei neonati con peso alla nascita <1500 grammi.