Volotea, la compagnia aerea basata a Genova che collega medie e piccole destinazioni in Europa, e Palazzo Ducale hanno firmato un accordo per il restauro dell’altare dove è custodita la statua de “La Madonna Regina di Genova”, presso la Cappella Dogale di Palazzo Ducale.
L’accordo, che prevede il finanziamento da parte di Volotea dei lavori di restauro, riporterà così all’antico splendore uno dei più belli tra i simboli di Genova.
Custodita nella magnifica cornice della Cappella Dogale e realizzata intorno al 1740 da Francesco Maria Schiaffino, la statua de “La Madonna Regina di Genova” raffigura la Vergine nella sua tipica iconografia, sorretta da angeli, con il Bambino in braccio e uno scettro nella mano destra. Considerata unanimemente un vero e proprio capolavoro, questa statua, dell’altezza di circa 2 metri, è racchiusa nella nicchia riccamente lavorata con stucchi e foglia d’oro che sovrasta l’altare della Cappella Dogale.
L’altare si sviluppa tra due colonne che sostengono un timpano riccamente scolpito e che culmina con elementi architettonici sormontati, a loro volta, da figure a tuttotondo.
Il restauro, sponsorizzato da Volotea, punta a ripristinare la bellezza originale della scultura, eliminando impurità che, depositandosi nel corso degli anni, ne hanno opacizzato alcune aree e compromesso i colori. Infine, grande attenzione durante le fasi di restauro sarà dedicata al risanamento della fessura alla base inferiore della cornice della nicchia e al ripristino dei materiali che si sono distaccati all’interno dell’altare.
“Abbiamo accettato con piacere di contribuire al restauro della Cappella Dogale di Palazzo Ducale, uno dei simboli di Genova, – ha affermato Valeria Rebasti, Commercial Country Manager Italy & Southeastern Europe -. Riportare agli antichi splendori questo capolavoro è il nostro modo speciale per ringraziare sia tutti i liguri che hanno dimostrato di apprezzare i nostri collegamenti sempre comodi, diretti e veloci sia le Autorità locali, partner strategici che ci hanno accompagnato nel nostro percorso di crescita. Genova è una città che, oltre ad averci conquistato con le sue innumerevoli meraviglie, ricopre un ruolo fondamentale nei nostri piani di sviluppo futuri. Vogliamo continuare a investire in Liguria, proponendo collegamenti verso un numero di destinazioni sempre più ampio e in linea con le esigenze di viaggio dei passeggeri: per l’estate 2019, ad esempio, abbiamo lanciato dallo scalo genovese 4 nuove rotte alla volta di Pantelleria, Malaga, Corfù e Malta. Ma non è tutto: abbiamo appena festeggiato un altro importante risultato! È stato recentemente tagliato a Nantes, il traguardo dei 25 milioni di passeggeri trasportati a livello internazionale”.
“Coinvolgere partner privati in importanti progetti di valorizzazione e conservazione del nostro patrimonio culturale diventa ogni giorno sempre più necessario, e non solo per una mera, seppur importantissima, questione economica; è importante soprattutto perché è un forte segnale di partecipazione della società civile, è un riconoscimento del fatto che il bene culturale è di tutti e come tale deve essere accompagnato nel suo percorso lungo i secoli, impegnandosi in prima persona. La scelta di un manufatto fortemente identitario per la città di Genova come è la Cappella Dogale con la sua straordinaria scultura di Maria Regina di Genova aumenta se possibile il valore del gesto, perché evidenzia e sottolinea una della vocazioni principali dei luoghi della cultura, quella cioè di essere portatori di memoria e interpreti della città. Ridonando bellezza alla Cappella, Volotea restituisce a Genova una chiave di lettura importante del proprio passato che stupirà genovesi e ospiti. L’auspicio è che altri partner vogliano, sull’esempio illuminato di Volotea, scendere in campo per restituire bellezza e significato a questa nostra città che ha solo bisogno di essere accompagnata in un percorso solidale, interpretativo, virtuoso per restituire la straordinaria ricchezza culturale e sociale di cui è detentrice.” ha commentato Serena Bertolucci, Direttore Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura. (Video e commento: Franco Ricciardi)