“Internet diventerà la piazza del villaggio globale del domani”, annunciò tempo fa il magnate americano del mondo digitale, Bill Gates. Ma il sopravvento del mondo virtuale dell’informatica ha realmente portato dei vantaggi alla dimensione socio-culturale del Paese Italia? Qual è il rapporto tra gli Italiani e la Rete? Che posizione occupano la lingua e la cultura italiana nel macrocosmo digitale? Sono alcune delle domande chiave affrontate dalla XVIII Settimana della Lingua Italiana ne Mondo, dal titolo: “L’italiano e la rete, le reti dell’italiano”, promossa dal Ministero degli Affari Esteri.
L’Ambasciata d’Italia nel Principato di Monaco ha inaugurato l’appuntamento annuale con la 2a Edizione del Premio Letterario Campiello all’Estero (NDR: legato al 56° Premio Letterario Campiello – 15 settembre 2018, Teatro La Fenice a Venezia), svoltosi venerdì scorso, 12 ottobre 2018, presso la Salle d’Or del Fairmont Hotel. Web e letteratura protagoniste della serata, un binomio in continua evoluzione, metaforicamente rappresentato dal progetto di arte visiva di Davide Coltro che ha offerto suggestioni arboree fluttuanti grazie ad un innovativo quadro elettrico di sua ideazione, il System.
Il tema proposto dal Ministero ci consente di riflettere su come l’utilizzo della Rete stia influenzando in modo rilevante la nostra vita quotidiana e il modo di pensare in tutti i settori, compresa l’Arte che non è più statica e fine a sé stessa ma varia in funzione dell’umore dell’artista o di quello dell’audience di riferimento. Stiamo vivendo ormai in una “società liquida” in cui nulla è per sempre ma bensì soggetto a profondi cambiamenti a cui ci dobbiamo abituare, ha ricordato S.E. Cristiano Gallo, Ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco.
Secondo gli ultimi dati di una recentissima ricerca del Censis, forniti in anteprima nel corso della serata, oltre il 95% delle famiglie italiane utilizza il telefonino per navigare sulla Rete. Segno vero della disintermediazione che caratterizza la società italiana (e mondiale), ha evidenziato Giancarlo Leone, autorevole firma del panorama televisivo italiano. Una rivoluzione digitale che ha già portato ad una profonda trasformazione della società e alla straordinaria diffusione di siti di informazione cresciuti proporzionalmente più che le redazioni giornalistiche online (NDR: + 46% dei siti di informazione contro + 26% dei quotidiani in Rete, rispetto ai dati del 2007). Ma quante di queste informazioni sono realmente verificate? Quante di queste sono fake news? C’è ancora spazio per la cultura ed il sapere?
Il prestigioso premio letterario Campiello e la relativa Fondazione, promosse dalla sinergia filantropica di molte aziende venete, si pongono come obiettivo di favorire la diffusione della moderna letteratura italiana in tutta la Penisola anche attraverso i nuovi media diffusi dalla Rete, ha evidenziato Matteo Zoppas, Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto. Ma la Rete può diventare anche protagonista letteraria. Lo dimostra il romanzo “Le vite potenziali” di Francesco Targhetta, secondo classificato all’edizione 2018, che mette in risalto come il mondo informatico abbia radicalmente modificato le relazioni umane e lo stesso linguaggio usato.
Cosa aspettarsi allora dal futuro? «Ogni qual volta la tecnologia si inserisce nelle vicende dello spirito umano si produce sempre una rivoluzione; quando, dopo qualche tempo, esaminiamo in prospettiva più ampia i suoi effetti ci accorgiamo che tutto è cambiato ma di fatto è restato uguale a sé stesso», ha concluso Carlo Nordio, Presidente della Giuria dei Letterati ed ex magistrato, evidenziando come occorra mantenere un approccio positivo che potrebbe riservarci delle sorprese, con il ritorno alla qualità dell’informazione, certificata però da tecnologie del futuro. (Crediti Foto: © Ambasciata d’Italia nel Principato di Monaco )
Maurizio Abbati
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