Aperta ieri e in corso fino a domenica 30 la Festa dell’Albicocca di Valleggia 2024 celebrerà in grande stile il dolce “frutto d’oro” del territorio di Quiliano presso il Parco di San Pietro in Carpignano nel Campo Sportivo della Società Cattolica di San Giuseppe di Valleggia.
Tra le tante delizie ed eccellenze del territorio, l’albicocca di Valleggia merita una menzione d’onore. Con la sua polpa soda, dolce e leggermente aromatica, questo importante “Presidio Slow Food” e prodotto PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano) è il vero tesoro estivo del territorio quilianese e della Riviera delle Palme. Ma a cosa è dovuto il fascino dell’albicocca?
Nata nella lontana Cina, il frutto che fece sognare Bertrand Russell viaggiò a lungo attraverso l’Oriente fino ad incrociare il cammino del grande Alessandro Magno. Innamoratosi della sua dolcezza, il condottiero macedone fu probabilmente il primo a portarla in Europa, tramandando questa sua dolce passione prima ai vicini Greci come πραικόκιον e successivamente ai Romani.
La latina Praecocum sembra essere poi scomparsa dalla maggior parte delle tavole europee nel corso del Medioevo, rimanendo in vita grazie ai pazienti coltivatori arabi. Con il nome di al-barqūq, il frutto dal colore pieno e caldo riconquistò gradualmente i palati e i cuori della Vecchia Europa, regalando al mondo numerose varietà e particolarità tra cui quei piccoli puntini di colore rosso scuro che distinguono l’albicocca di Valleggia dalle altre “imitazioni”. Marcello Di Meglio