“Una delle regole non scritte del mondo del calcio è ‘non mettere pressione’, la mia intervista di oggi ha questa finalità. La partita di sabato dobbiamo interpretarla come importante, ma non decisiva”.
Lo ha riferito stamane il presidente del Genoa Alberto Zangrillo al microfono di Radio Sportiva a due giorni dal delicato match di Marassi con il Bologna.
“Gilardino? Nella vita – ha aggiunto Zangrillo – ho imparato a essere umile e a conoscere il mio perimetro, nel mio ruolo di presidente ho detto quello che penso e in maniera chiara, poi le decisioni le prende lo staff tecnico. Ho ritenuto giusto richiamare tutti al ricordo di quanto fatto, gli allenatori subiscono scelte figlie del momento, sfido chiunque a rimanere competitivo in Serie A con tanti infortuni come quelli del Genoa in questo momento”.
Zangrillo, inoltre, gradirebbe l’arrivo di Mario Balotelli: “Non condivido chi ritiene che il suo arrivo possa scontentare chi è già in rosa. Credo che Super Mario potenzialmente sia stato il più grande numero 9 italiano degli ultimi vent’anni.
Sono convinto che Balotelli a Marassi possa ritornare il grande giocatore che è stato, è una sfida che mi toglie il sonno da qualche giorno.
Se potessi con Mario non mollerei mai, a me piace un calcio romantico, di sogni, dove cogli quel fiore che non aspettavi”.
Infine, sulle questioni societarie, Zangrillo ha sottolineato: “Innegabile che ci sia una controversia giudiziaria che investe in pieno il nostro azionista di riferimento. Fortunatamente vi è un advisor finanziario, che è una banca e che ha tutto l’interesse a garantire che l’asset Genoa possa garantirsi nella continuità.
Quello che tutti noi in società, in primis amministratore delegato e me stesso, stiamo cercando di lavorare per traghettare verso un futuro più sereno.
Non ci è dato sapere i contenuti di questo futuro, ma mi sento di assicurare ai nostri tifosi che ci sarà, altrimenti non da coniglio, ma semplicemente prendendone atto, forse avrei già messo in atto le procedure per la mia quiescenza dal mondo del calcio.
Però penso di potere dare ancora qualcosa, ovvero monitorare e favorire un percorso lineare che consenta al Genoa di riprendere quei sogni che, magari in modo un po’ americano, erano stati prospettati tre anni fa”.