Non soltanto la paura delle bombe russe.
Secondo alcune testimonianze che non risultano diffuse dai media mainstream e dalle agenzie giornalistiche governative, ma viaggiano sul tam tam dei social network, parte della popolazione ucraina è terrorizzata anche dalle riferite scorribande dei detenuti nelle carceri ucraine che sono stati liberati dal Governo Zelensky per combattere i russi.
In sostanza, nel caos della guerra in corso, molti quartieri delle città e villaggi del Paese non hanno più un effettivo presidio di Polizia.
Stante anche l’assenza di poliziotti, diversi detenuti fatti uscire dalle prigioni entrerebbero nelle case, ucciderebbero gli occupanti e ne prenderebbero possesso.
Nel caso di case lasciate vuote dai profughi in fuga, i presunti “sciacalli” della guerra le saccheggerebbero impunemente.
L’annuncio della liberazione dei detenuti nelle carceri ucraine è stato dato il 28 febbraio scorso dal presidente Vlodomir Zelensky.