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Zum Zeri e la 50a stagione invernale 1971-2021

Zum Zeri e la 50a stagione invernale 1971-2021

A Zum Zeri, Santo Stefano d’Aveto, Abetone, Cerreto e su tutto il
centro nord sta nevicando

“Quindici centimetri di neve, che per il mondo della montagna e del
turismo invernale deve essere interpretato come un segnale di ottimismo”
dichiara Maurizio Viaggi presidente della società no-profit che gestisce
Zum Zeri.
La pandemia del covid, ha colpito drammaticamente tutto il paese, le
stazioni turistiche invernali dell’Appennino l’hanno sofferta in modo
particolare e per molte, se non ci saranno interventi a sostegno, non
sarà facile garantire il proseguo dell’attività.
Zum Zeri, la piccola ma apprezzata stazione lunigianese, consapevole
delle difficoltà del momento e che è doveroso tutelare la salute dei
cittadini si è attrezzata per una possibile apertura con tutte le
prevenzioni covid.
“Gli investimenti e la determinazione nel credere in una apertura dei
nostri impianti è una scommessa consapevoli che se rispettiamo le norme
e le cautele possiamo sconfiggere il Covid – dichiara Maurizio Viaggi –
Zum Zeri, come tutte le stazioni invernali dell’Appennino sono un
fondamentale economico e sociale per le aree montane”.
Nei giorni scorsi, grazie al sostegno della Regione Toscana con il bando
per la riapertura degli impianti sportivi, è stato ampliato e livellato
il campo scuola, migliorati gli accessi agli impianti di risalita
affinchè sia rispettato rigidamente il distanziamento sociale, creato
piazzuole di sosta a lato delle piste in modo che scuole sci o sciatori
possano temporaneamente sostare senza creare assembramento,numerose
postazioni con igenizzanti, postazioni ristoro per poter sorseggiare un
caffè o una cioccolata calda senza utilizzare il bar del rifugio ed un
self service servito che garantisca le vigenti normative no-covid.
Sarà anche possibile, in base ai flussi turistici, aprire il bar e un
punto ristoro nella grande struttura dell’Albergo “Gran Baita
Lunigiana”, il piazzale parcheggio del Cinghiale con biglietteria e
punto ristoro presso il tipico rifugio, per garantire le migliori
condizioni di distanziamento e la distribzione degli utenti nei grandi
spazi come la montagna e l’impegno della gestione e degli utenti possono
assicurare.
In merito all’impiantistica, Zum Zeri è una garanzia per il
distanziamento: seggiovia biposto da utilizzare i 2 posti per congiunti
e minori, skilift e tapis roulant che non creano contatti o
assembramenti.
Sugli investimenti, la seggiovia del Monte Fabei e lo skilift del Cippo
15 sono stati rinnovati e collaudati, potenziato l’innevamento
programmato con l’arrivo di altri 2 cannoni sparaneve completando un
parte importante del progetto pluriennale “A Zum Zeri si scia”
fortemente voluto dalla gestione, dal Comune di Zeri e dalla Regione
Toscana ed infine, sotto la direzione tecnica del caposervizio Diego
Chiocca e del Direttore d’esercizio Ing. Stefano Burgoni, sono state
predisposte le piste.
“Ad oggi abbiamo fatto la nostra parte – ribadisce Maurizio Viaggi – ci
auguriamo che si possano creare le condizioni di sicurezza per poter
avviare la prossima stagione invernale che per Zum Zeri ha un
particolare significato, la 50° della sua storia. Zum Zeri è pronta”

Sul sito www.zumzeri.eu è possibile seguire in diretta streaming,
tramite paesaggi digitali, le immagini di Zum Zeri